Piemonte

Attaccato gazebo di Fratelli d’Italia: “Gli antagonisti ci hanno aggredito”


“I centri sociali antagonisti hanno assaltato violentemente un nostro gazebo, tentando di rubare materiale e bandiere e aggredendo i militanti”. È di Stefano Bolognesi, consigliere di Fratelli d’Italia nella circoscrizione 3, la denuncia di un episodio avvenuto in corso Racconigi, assaltato da una decina di persone durante un presidio. “Ringrazio le forze dell’ordine presenti per essere intervenute immediatamente e avere interrotto la violenza schierando il reparto celere”, continua la nota del partito.

Solidarietà ai militanti di FdI è stata espressa anche dal sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che ha parlato di “atti violenti e intimidatori da condannare sempre, senza se e senza ma. Il diritto a manifestare ed esprimere le proprie idee è sempre legittimo ma danneggiamenti e violenze non hanno nulla a che vedere con la libera espressione democratica”.

Sotto accusa, secondo la ricostruzione dei militanti, quelli che il deputato piemontese di Fratelli d’Italia, Fabrizio Comba chiama i “comunistelli dei centri sociali, che, senza avere un solo argomento per contrastare le idee degli avversari politici, provano a impedire con la forza lo svolgimento di un normale atto democratico come un incontro con i cittadini”.

“È ora che finisca ogni copertura politica ai delinquenti dei centri sociali – incalza Andrea Delmastro delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia – È ora di denunciare ogni contiguità perché spesso è complicità. L’amministrazione di Torino deve uscire dal cono d’ombra: la allucinante proposta di ‘legalizzazione’ di Askatasuna ha aumentato le violenze degli esponenti dei centri sociali. È ora di scegliere con fermezza: o con le divise, o con la democrazia, o con delinquenti imprestati alla politica che assaltano le divise e aggrediscono chi la pensa diversamente”.

Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, parla di “attacco intollerabile alla democrazia e alla libertà di espressione, pilastri fondamentali della nostra Repubblica. Non possiamo tollerare che la città di Torino sia ostaggio di questi gruppi organizzati, che sfruttano la violenza come strumento di intimidazione e sopraffazione”.


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