Atreju, tra il “Gufoadvisor della sinistra” e i “record di Meloni”: l’autocelebrazione di Fdi. Ma è Giorgetti sul palco a rovinare la festa
“Il governo Meloni è il governo dei record”. Lo ripete più volte la capogruppo in commissione Bilancio di Fratelli d’Italia Ylenja Lucaselli, mentre introduce l’atteso dibattito sull’economia ad Atreju, la festa in corso al Circo Massimo a Roma. Ci penserà proprio il ministro dell’Economia e Finanze del governo di Giorgia Meloni, Giancarlo Giorgetti, a smentirla. All’ingresso del villaggio di Natale di Fratelli d’Italia, campeggiano gigantografie di Giorgia Meloni con l’elenco delle visite all’estero e i colloqui telefonici tenuti in questi due anni di governo. Attività svolte da tutti i suoi predecessori, in realtà, ma a ben vedere tra i colloqui telefonici non è annotata la ormai celebre telefonata fatta al presidente del Consiglio da due comici russi. “Bisogna riconoscere che sono stati bravi” ammette il vicecapogruppo dei deputati di Fdi, Manlio Messina.
La novità di quest’anno, la venticinquesima edizione di Atreju, tra la ormai celebre pista di pattinaggio e gli stand gastronomici, è il pannello “gufoadvisor: le migliori gufate della sinistra”. Ci sono le dichiarazioni dei leader del centrosinistra sul governo Meloni, accompagnate da alcuni dati che smentiscono le previsioni fatte. Ma in realtà sono molti i dati non riportati. Dai 21 mesi consecutivi di crollo della produzione industriale, al record di povertà assoluta raggiunta nel 2024; dall’aumento della cassa integrazione, al calo vistoso degli investimenti in edilizia (-19 miliardi), fino al recentissimo dimezzamento delle stime di crescita per l’anno in corso, elaborato dall’Istat.
Ad alcuni parlamentari di Fratelli d’Italia sottoponiamo i numeri che provengono dal mondo reale. Non si scompongono, per tutti il mantra è stato rivendicare il tasso di occupazione record. Tasso di occupazione che ci vede comunque all’ultimo posto in Europa. Aumento occupazionale circoscritto agli uomini over 50. Anche la deputata di Fratelli d’Italia Lucaselli, nel suo intervento introduttivo al dibattito intitolato Due anni di successi: dati che smentiscono i gufi cita tra “i record del governo Meloni” il tasso di occupazione. Dopo Lucaselli parla però Giancarlo Giorgetti. E il ministro dell’Economia e delle Finanze gela la platea. “Il vero problema è l’industria, è la manifattura dove vediamo dei segnali in picchiata”.
Il dato del crollo della produzione industriale, uno dei record che Lucaselli non cita e che, come detto, non compare nei manifesti di Atreju, è commentato con molta onestà, dal Senatore Fdi De Carlo: “Diciamocelo pure, manca una programmazione di politica industriale o è mancata fino a oggi? Certo”, per poi aggiungere l’immancabile dato dell’aumento dell’occupazione. Il calo delle previsioni di crescita, dimezzate, dalla previsione dell’1% del governo Meloni allo 0,5% dell’Istat, è commentato così da Andrea Delmastro Delle Vedove: “Istat conferma che siamo noi la locomotiva d’Europa”. È ancora una volta il ministro Giorgetti a riportare tutti sulla terra e a riconoscere che “è vero che la crescita del nostro Pil è asfittica”. Giorgetti aggiunge che anche i consumi degli italiani non vanno bene. “Abbiamo puntato moltissimo sulla decontribuzione per restituire potere d’acquisto alle famiglie con redditi bassi, ma invece che tradursi in consumi, questo si è tradotto in risparmio – per poi concludere – abbiamo usato quest’arma che si è rivelata spuntata”. Ma niente paura “questo è il governo dei record”. Garantiscono Lucaselli e i manifesti firmati Atreju.
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