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Atp Finals, il Maestro del tennis è ancora italiano, Sinner supera Alcaraz

I due Maestri cannibali che negli ultimi due anni hanno lasciato le briciole al resto del tennis mondiale hanno offerto uno show sportivo con pochi eguali. A vincere per due set a zero (7-6, 7-5) è stato Sinner che concede il bis a Torino in una finale delle Atp Finals che, come prevedibile, ha acceso l’entusiamo del pubblico che ha gremito la Inalpi Arena e dei milioni di spettatori che l’hanno seguito in tv (probabilmente solo la non sovrapposizione per via degli orari con la peraltro ininfluente sfida Italia-Norvegia per i mondiali ha evitato uno storico sorpasso nell’audience).

Primo set

Sinner vince al tiebreak (7 a 4) un primo set equilibratissimo – interrotto per più di 11 minuti a causa del malore di uno spettatore e del medical timeout chiamato sul 5 a 4 a suo favore da Alcaraz. Lo spagnolo ha avuto un set point su 6 a 5 con Jannik al servizio, ma Sinner ha fatto leva proprio sulla battuta per superare il momento di impasse (sparando una seconda a oltre 180 km al corpo dell’avversario), così come altri piccoli momenti di difficoltà incontrati durante la prima partita. Sinner ha ottenuto sei ace e molti punti diretti che hanno metto sotto pressione il numero uno del ranking, forzando anche la seconda con due doppi falli. Nel momento decisivo il tennista italiano ha dimostrato grande tecnica con due lob che hanno scavalcato Alcaraz in avanzamento.

Secondo set

Due doppi falli consecutivi all’inizio del secondo set hanno condannato Sinner che è partito cedendo il servizio, con un evidente calo di concentrazione dopo la fatica della prima frazione. Situazione che si rovescia sul 3 a 2 per Alcaraz che inanella un paio di errori gratuiti, in particolare una volée apparentemente non complicata, concede a Sinner il primo break del match sia pure sfruttato fortunosamente, con una risposta steccata. L’efficienza della prima di servizio del numero due del mondo cala da circa il 70 al 50% nel secondo set e questa riduzione permette ad Alcaraz (che alterna con il dritto errori di misura e colpi micidiali) di allungare gli scambi. Il settemo game dura più di sette minuti e alla fine Sinner riesca a farlo suo aggrappandosi agli scambi lunghi. Si va avanti game dopo game fino al dodicesimo game, quando Sinner trova gli spunti per mettere Alcaraz (che disputa tutto oil match con una fascia alla gamba destra) all’angolo e costringerlo a errorri fatali. Finisce con il break point che per il secondo anno concutivo consegnano a Sinner il titolo di Maestro sul 7 a 5.

Ranking e montepremi

Una vittoria che non incide sul ranking Atp e ma sul portafoglio (già ricco anche quest’anno dei due campioni) sì. L’assegno per il campione imbattuto, infatti, quest’anno è stato portato a 5,07 milioni di dollari, il premio più alto mai messo in palio nella storia dell’Atp. Con un montepremi complessivo per le Finals di 15.500.000 dollari, il perdente dell’atto conclusivo si è dovuto accontentare di circa 2,7 milioni.


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