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Atletica, è una staffetta da sogni d’oro. L’Italia chiude gli Europei dei record

ROMA – Big Italy continua a saltare (in lungo), a correre e si prende l’Europa. Con 24 medaglie (11 ori, 9 argenti, 4 bronzi). Mai così in alto e mai così bene, nessuno nel vecchio continente corre la staffetta più veloce degli azzurri e al mondo è la terza miglior prestazione stagionale dietro gli Usa (37”40 e 37”67). Cosa ci fanno insieme un siciliano di Siracusa, un bresciano nato in Texas, un sardo di Oristano e un lombardo? Fanno Fast Italia che corre e in 37”82 vince l’oro della staffetta 4×100, in formazione diversa da quella che a Tokyo sbalordì e sbaragliò il mondo in 37”50. Matteo Melluzzo di Siracusa, 22 anni a luglio, ha preso il posto di Lorenzo Patta, 24, schierato in terza frazione invece che in prima, in seconda c’è Marcell Jacobs, 29 anni, e in ultima Filippo Tortu che dopodomani ne fa 26 e deve rifarsi di una mancato successo sui 200 metri. E si rifà con un rettilineo da 9”05 (e Jacobs 8”98). Bravi tutti, da frecce tricolori. Olanda e Germania sono dietro. Larissa Iapichino, 21 anni, mentre sua madre, Fiona May, è in tribuna con Mattarella e il padre-allenatore Gianni si agita a dare consigli, fa “da grande” il suo primo grande risultato internazionale all’aperto. È argento all’ultimo salto con 6,94, terza miglior misura mondiale stagionale, dietro la tedesca Mihambo (7,22). Oggi Gianmarco Tamberi porterà un po’ della sua atletica e dello sport azzurro al Quirinale per ritirare con la schermitrice Arianna Errigo il tricolore per Parigi dal Presidente Mattarella. “Cosi gli chiederò se si fosse mai divertito tanto così come alla mia gara dell’altra notte”. Non ce n’è bisogno, Sergio Mattarella ci ha preso gusto e per la seconda sera consecutiva è all’Olimpico (in forma privata) e si congratula con tutti gli azzurri.

Lo scherzo di Tamberi

Ancora Tamberi: “Lo scherzo di fingere l’infortunio? Me ne hanno dette di tutti i colori, ma io volevo solo divertire il pubblico. È stato un gioco alla Valentino Rossi. Lui è uno dei pochi sportivi che è rimasto sé stesso nonostante l’immenso successo. Il tifo da stadio? Io quando scendo in pista ho paura di vedere la curva vuota. Avevo invitato anche Jannik Sinner, che però arrivava a Roma a tarda notte”. Tamberi ci ha tenuto a dire che il 2,37 non è stato per mandare un messaggio agli avversari: “Preferisco non provocarli, ma era la misura che avevo in programma, il dt La Torre dice che sarebbe sceso in pedana a proibirmi il 2,40? Non ci sarebbe riuscito, noi atleti siamo indipendenti, abbiamo i nostri programmi. E sul 2,29 all’ultimo tentativo quando l’asticella è rimasta lì a tremare giuro che ho perso dieci anni vita, ma dovevo solo sistemare la rincorsa. Anche sul peso sono stato bravo, prima nei periodi off season ingrassavo, ora invece ho controllato la mia dieta a ottobre e novembre, e così sono arrivato al periodo in cui dovevo essere a regime già più magro. Adesso sono 75.2 kg, a Tokyo ero 76”. Una commossa 4×400 (Sito, Aceti, Meli, Scotti), con Sibilio assente per crampi in riscaldamento, è argento in 3’00”81 dietro al Belgio. L’Italia mancava dal podio da Barcellona 2010 mentre la staffetta femminile (Accame, Trevisan, Polinari, Mangione) arriva quarta con il record italiano (3’23”40). E Pietro Arese è terzo nei 1500. Il dt La Torre l’ha già anticipato: “Parigi sarà un altro sport». In Francia quali titoli europei vinti dagli azzurri potranno essere moneta corrente per ritirare l’oro? Tamberi nell’alto, Fabbri nel peso (ha battuto tutti gli avversari tranne l’americano Crouser), Lorenzo Simonelli nei 110 ostacoli (il suo 13”05 è la seconda miglior prestazione stagionale dietro il 13”03 di Holloway), oltre ai campioni olimpici della marcia, Palmisano e Stano (rimessosi dall’infortunio alla caviglia). Marcell Jacobs sui 100 deve recuperare smalto, Sito, Furlani, Iapichino sono la next-gen che bussa in anticipo nel ruolo di belle sorprese. Fantini nel martello e Crippa nella maratona possono fare bella figura, in attesa di vedere all’opera nel triplo Andy Diaz che il 1° agosto sarà naturalizzato. Daje, Italia. E forza rifugiati: Dominic Lobalu, scappato dalla guerra civile del Sud Sudan, accolto dalla Svizzera, è il primo dei profughi a vincere un oro nei 10mila (bronzo nei 5mila).


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