«Assurdo, volevo solo parlare». Indagini in corso
PORTO SANT’ELPIDIO Il barista di via Cesare Battisti pestato da una baby gang e finito all’ospedale con il naso e una costola rotti è diventato un caso nazionale. La notizia rimbalza su notiziari e testate. Domenica scorsa Marco Trobbiani, 60 anni, aveva visto alcuni ragazzini rovesciare alcuni vasi in strada ed è uscito dal suo bar per dire loro di smetterla.
La dinamica
E’ stato accerchiato dal branco e preso a calci e pugni. Gli assalitori erano cinque o sei, tutti 15enni. Uno di loro ha sferrato il primo cazzotto che ha fatto perdere l’equilibrio al commerciante e, una volta a terra, lo hanno colpito con calci e pugni. Indaga la Questura che ha acquisito le immagini della videosorveglianza e preso le testimonianze sul posto. Trobbiani, dopo il ricovero all’ospedale, ha passato il Natale in famiglia ma è ancora sotto choc. Ferito al volto, con il setto nasale e la costola rotti, ricostruisce l’accaduto: «Ho visto quei ragazzini – racconta – rovesciare i vasi in strada e sono uscito fuori dal locale per parlare con loro. Mentre parlavo, uno di loro, da dietro, mi ha dato una bastonata sulla parte sinistra della faccia e mi ha rotto il setto nasale. Mi ha buttato a terra, ma io ero lì per parlare. Da diverso tempo si radunano anche 25-30 ragazzini e fanno casino, hanno dai 13 ai 15 anni e seguono i social, si fanno i video». Il sindaco Massimiliano Ciarpella era andato a vedere di persona, domenica sera, saputo dell’aggressione, e rimarca l’aggressività di questi adolescenti. I quali, prima di infierire sul barista, avevano dato un cazzotto a un passante che li aveva ripresi per i vandalismi. «Quello che ho visto domenica sera è stato avvilente – dice il sindaco –: ho visto bulli di paese, strafottenti con le autorità, sfidarle senza il minimo di vergogna, sicuri di restare impuniti». Ciarpella mette sotto accusa i genitori «pronti a difendere l’indifendibile» e aggiunge: «Credo sia arrivato il momento di adottare delle soluzioni innovative per prevenire e anche per contrastare questi fenomeni». Il sindaco è stato in Prefettura già lunedì mattina e pensa di emanare un’ordinanza ad hoc per arginare vandalismi e bande di teppisti. La vittima del pestaggio confida: «Dico solo una cosa, non bisogna essere amici dei figli, noi dobbiamo fare i genitori e i genitori si rispettano, i figli devono portare rispetto». L’aggressione alimenta il dibattito nazionale. Negli ultimi anni in Italia i reati commessi dai minori e contro i minori sono in crescendo, ma l’attenzione mediatica si concentra sui reati commessi ai danni dei minori, trascurando il fenomeno delle baby gang.
Lo scenario
Una valutazione accurata sull’aumento della violenza perpetrata dai minori richiederebbe analisi più specifiche. In risposta a questa situazione, le autorità e le organizzazioni per la tutela dei minori stanno intensificando gli sforzi per prevenire e contrastare tali fenomeni, promuovendo campagne di sensibilizzazione e interventi educativi mirati. Ma in città l’allarme cresce, anche perché in centro già in passato si sono verificati anche altri problemi di ordine pubblico, dallo spaccio di droga ai furti nelle auto.