Sardegna

Assalti ai blindati nel Nuorese: scena muta degli arrestati davanti al GIP

NUORO – Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i sei presunti membri della banda specializzata in assalti armati a furgoni portavalori e altre rapine, arrestati martedì all’alba dalla Squadra Mobile della Questura di Nuoro, il capoluogo barbaricino.

Gli uomini sono comparsi stamattina per l’interrogatorio di garanzia davanti al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Nuoro, dottor Giovanni Angelicchio. Nessuno degli indagati ha risposto alle domande del magistrato, né ha rilasciato dichiarazioni spontanee. I legali dei sei arrestati – Michele Carta (41 anni, di Siniscola), Riccardo Mercuriu (30, di Mamoiada), Antonio Saccheddu (35, di Orgosolo), Alessandro Dessolis (41, di Orgosolo), Giovanni Piras (29, di Orgosolo) e Pasquale Musina (49, di Orgosolo) – valuteranno nei prossimi giorni se presentare ricorso al Tribunale del Riesame per richiedere misure cautelari alternative al regime carcerario. L’operazione ha, tuttavia, lasciato un latitante: Peppino Puligheddu, 60 anni, di Orgosolo, è sfuggito alla cattura.

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Ireneo Satta e condotte dagli agenti della Squadra Mobile, proseguono. Oltre ai sette destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare, risulterebbero indagate altre quattro persone con l’accusa di favoreggiamento, a dimostrazione dei numerosi risvolti dell’inchiesta ancora da chiarire.

Gli inquirenti attribuiscono alla banda l’esecuzione di diversi colpi di rilievo: L’assalto al portavalori della Mondialpol avvenuto il 13 marzo scorso nella zona di Torpè, durante il quale i malviventi, dopo aver esploso diversi colpi di fucile per bloccare il mezzo, si impadronirono di una valigetta contenente 90 mila euro; la rapina a mano armata, con l’utilizzo di esplosivo, allo sportello bancomat delle Poste di Oliena, registrato il 15 agosto 2025; e il recente colpo ai danni dei Monopoli di Stato presso il deposito di Pratosardo, nella zona industriale di Nuoro, da cui sono stati trafugati scatoloni di sigarette per un valore complessivo stimato in 300 mila euro.


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