Asl 4, Pianforini (Cisl Fp): “Organico insufficiente, l’azienda si è mossa in ritardo e in maniera inadeguata”
Chiavari. “Con la fine del caldo periodo estivo, l’amministrazione dell’azienda sociosanitaria del Tigullio scioglie le riserve in merito alla riorganizzazione delle strutture aziendali, ma lo fa, come di consueto, nell’immediatezza dell’apertura dei servizi ed in maniera alquanto confusa e ben poco rassicurante”. È la denuncia di Anna Pianforini, responsabile Asl 4 per la Cisl Funzione Pubblica Liguria.
“In sede di incontro istituzionale – continua ironicamente Pianforini – dopo aver udito un interessantissimo excursus relativo a cronoprogrammi circonfusi da aloni di vaghe certezze, le impudenti organizzazioni sindacali hanno riportato l’attenzione sulla gestione degli aspetti pratici, ponendo particolarmente l’accento sulle dotazioni organiche del comparto che in Asl 4 risultano essere nemmeno lontanamente rispondenti a garantire la buona gestione di vecchi e nuovi settori assistenziali. I delegati della Rsu di Cisl, insieme ad altri, hanno posto domande precise per conoscere come Asl 4 intenda organizzare un’adeguata offerta di salute sostenuta da professionisti preparati e sufficienti in termini numerici, perché da mesi si sapeva che ci sarebbero state scadenze da rispettare e per questo motivo tutte le altre aziende liguri, nonché quelle dell’Alta Toscana si sono mosse per tempo, reclutando personale spesso a discapito della stessa azienda chiavarese”.
“I vertici della direzione strategica, esibendo un incredibile atteggiamento serafico, rispondono che per ricercare personale infermieristico sono stati attivati, ad estate inoltrata, un avviso di incarico a tempo determinato e una mobilità interregionale e nemmeno lontanamente si mostrano turbati dal fatto che ad oggi nessun infermiere è stato chiamato e che i tempi tecnici necessari per avere i professionisti in presenza, superano in media i due mesi di tempo – continua la sindacalista -. Naturalmente nemmeno si parla di assunzione di operatori sociosanitari, figure indispensabili per un buon livello di assistenza in un area geografica abitata da un’alta percentuale di persone anziane e non autosufficienti. Ma i nodi hanno la brutta abitudine di venire al pettine e oggi, nonostante le parti sindacali abbiano per mesi insistito sul fatto che licenziamenti, maternità mai sostituite e pensionamenti stavano assottigliando sempre di più un organico già esangue, l’azienda è costretta a correte ai ripari e sopprime temporaneamente il reparto di cure intermedie per redistribuire il personale in tutti i poli, nei diversi ambiti in cui si rischia di non garantire adeguati livelli assistenziali, nonostante l’abuso di ricorso allo straordinario”.
“Per il medesimo scopo l’amministrazione aziendale ammette di essere stata costretta ad assumere una dozzina di infermieri libero professionisti a caro prezzo ma parla in termini entusiastici di un concorso prossimo venturo, i cui effetti pratici però si vedranno a piccole dosi e non prima della metà del 2026, ben oltre il termine fissato per le scadenze di attivazione dei servizi previsti dalla normativa – conclude Pianforini -. La delegazione Cisl di Asl 4 conosce i problemi che affliggono il servizio sanitario e per tali motivi, nei mesi passati ha fattivamente collaborato con l’amministrazione aziendale al fine di cercare le migliori soluzioni organizzative, ma oggi, accettare la mancanza di visione e la propensione a correre costantemente dietro al problema del personale del comparto, senza mai prevenirlo, significa tollerare situazioni di precariato che rischiano di ricadere negativamente sulla qualità dei servizi da erogare e questo non è più accettabile. A fronte di situazioni critiche, le risposte tiepide servono solo a disincentivare la fidelizzazione, sia dei lavoratori che dei fruitori dei servizi sanitari: meglio essere consapevoli di questa verità e correre ai ripari”.