Asl 3, lavoratori in presidio davanti alla sede: “L’azienda danneggia chi si avvale della legge 104”
Genova. Decine di persone – circa 200, secondo gli organizzatori – oggi pomeriggio in presidio davanti alla sede della Asl 3 in via Bertani. È la mobilitazione lanciata dal sindacato Fials dopo la “circolare assenze” della direzione aziendale che modifica la disciplina dei permessi di cui si avvalgono i lavoratori che assistono persone disabili ai sensi della legge 104.
“Abbiamo constatato una irrazionale e irragionevole rigidità della controparte aziendale – lamenta la Fials -. Abbiamo ribadito come la questione ponga problematiche organizzative enormi, che lo scopo aziendale palese è l’aumento dell’orario annuale di lavoro per tutti, l’abnorme penalizzazione per i turnisti come per tutti i casi di malattia e infortunio e per tutta la vasta area dell’assistenza ai disabili tutelata dalla legge 104. Se questo non fosse lo scopo aziendale, la cosiddetta sperimentazione si dovrebbe fare a saldo zero. Ma questa richiesta è stata respinta. Ergo non è una sperimentazione ma una applicazione”.
Secondo la nuova disciplina introdotta dalla Asl, il massimo di tre giornate di permesso in un mese si dovrebbe conteggiare non sulla base dell’orario di lavoro previsto per il giorno di effettiva fruizione, ma in base all’orario convenzionale (cioè 7 ore e 12 minuti, corrispondenti a 21 ore e 36 minuti mensili). Lo stesso principio si applicherebbe su turni e orari lunghi di 8-9 ore.
In questo modo, fa notare il sindacato, il turno da 8 ore “ci rimette circa 3 ore al mese, ovvero 36 all’anno, cioè cinque giorni”, fino ai 22 giorni all’anno persi potenzialmente da chi svolge turni notturni.
Dopo la riunione dello scorso 14 luglio, interrotta dai delegati Rsu che hanno ribadito la richiesta di ritirare la circolare, il direttore generale Luigi Carlo Bottaro ha ascoltato il 15 luglio i sindacati e “ha garantito ogni sforzo per trovare una soluzione condivisa, che porti alla sospensione/azzeramento tecnico delle disposizioni della circolare assenze ovvero alla sterilizzazione di tutti i suoi effetti negativi“, riporta la Fials. In caso di contrario è probabile che la mobilitazione prosegua nei prossimi giorni con uno sciopero.