Ascensori al Girfalco: al via il cantiere in via Mazzini
FERMO – Per eseguire l’intero lavoro la Città di Fermo si era aggiudicata un bando regionale ed il relativo finanziamento di 1.333.000 euro, bando cui sono risultati vincitori pochi Comuni delle Marche. Il costo dell’intervento è di 1.675.000 euro: le risorse regionali ne copriranno appunto il 80%
Mobilità sostenibile. Mentre al Girfalco proseguono i lavori, iniziati a novembre, da questa mattina il cantiere per la realizzazione dell’ascensore che collegherà fino a vicino al Duomo ha preso il via anche in via Mazzini. Per eseguire l’intero lavoro la Città di Fermo si era aggiudicata un bando regionale ed il relativo finanziamento di 1.333.000 euro, bando cui sono risultati vincitori pochi Comuni delle Marche. Il costo dell’intervento è di 1.675.000 euro: le risorse regionali ne copriranno appunto il 80%. Il Comune aveva partecipato all’avviso regionale con un progetto che era entrato nella graduatoria delle Città assegnatarie di fondi relativi al “Bando per l’assegnazione di contributi ai Comuni marchigiani per la costruzione di impianti di risalita in ambito urbano a favore della mobilità sostenibile” ed ammesso a finanziamento.
Mentre ditta e operai della ditta Mannocchi Luigino srl di Montalto delle Marche, che si è aggiudicata i lavori, diretti dall’ing. Giorgio Del Brutto e responsabile del procedimento l’ing. Francesco Orsini, entrambi del Comune di Fermo, stanno continuando l’opera avviata 4 mesi fa al Girfalco nei pressi del Duomo, da questa mattina accantieramento con uomini e mezzi della stessa ditta nel punto di via Mazzini dove sono state avviate le operazioni con cui realizzare la galleria d’ingresso per l’impianto meccanizzato interrato che collegherà fino alla zona del Duomo. Il progetto prevede la realizzazione di risalita verticale meccanizzata, costituita da due ascensori interrati, a collegamento tra via Mazzini ed il soprastante Piazzale del Girfalco, con il superamento del dislivello. L’area direttamente coinvolta dalla realizzazione dell’impianto si trova nelle immediate vicinanze di Piazza del Popolo: l’accesso al piano ‘zero’ dell’ascensore sarà ubicato lungo Via Mazzini, a pochi metri dalla piazza, mentre quello che sarà realizzato sul Piazzale del Girfalco sarà posto poco distante dal Duomo. Nell’iter procedurale è stato anche acquisito il parere favorevole della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
Il Sindaco Paolo Calcinaro sottolinea come «si tratta di lavori importanti e attesi, lavori che procedono e che vedono oltre a quelli in corso al Girfalco anche l’avvio di quelli in via Mazzini per un’opera che sarà di straordinario impatto in città sia per la fruizione del Girfalco, sia per la pedonalizzazione e la riduzione a zero della carrabilità e del parcheggio, il tutto unito ad una rivisitazione e riqualificazione di tutto il parco che sono comprese in un’altra progettualità che è quella dell’Iti Urbano 2. Questa nuova accessibilità al Girfalco è importante perché si coniuga con la cura per l’accoglienza turistica attraverso progetti validi che risultano poi meritevoli di finanziamenti».
«Questi lavori sono la testimonianza di come la mobilità sostenibile sia particolarmente importante e sulla quale da anni stiamo lavorando e realizzando interventi che fanno di Fermo una città sempre più moderna – aggiunge l’assessore ai lavori pubblici Ingrid Luciani. Questa risalita meccanizzata fino al Girfalco andrà a potenziare il sistema di accessibilità e percorsi della mobilità sostenibile già messo in atto nel centro storico di Fermo, integrato con i servizi di trasporto pubblico e con i parcheggi. Quest’opera in modo razionale e organico è in linea con il progetto che come Amministrazione porteremo avanti con gli Iti Urbani 2, che vedrà l’esecuzione di lavori come la riqualificazione del piazzale del Girfalco quale luogo simbolo nel cuore della città, privilegiando la pedonalità e l’accessibilità anche con percorsi ad hoc per chi è diversamente abile e la valorizzazione dell’arredo urbano e dell’accoglienza, valorizzando ancora di più quest’area».
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