Arvedi-Ast, assunzioni e milioni di investimenti per Tubificio e Società fucine
Una nuova macchina di taglio e il potenziamento di linee già esistenti per il Tubificio di Maratta; due forni di trattamento e assunzioni in Sdf con investimenti per 4 milioni di euro. Questi gli annunci della proprietà Arvedi-Ast ai delegati sindacali di fabbrica.
Sindacato Una notizia che suscita la soddisfazione della Fim Cisl che plaude all’iniziativa di viale Brin: «Già cento, tra uomini e donne, sono le maestranze assunte dall’acciaieria negli ultimi tre anni, i primi della gestione Arvedi. Dovremo continuare a trovare gli spazi per ulteriori stabilizzazioni. Intanto fucinati e tubi da anni non ricevevano investimenti, quindi ben vengano soprattutto confermando anche gli impegni e le risorse sull’aspetto ambientale. Così facendo il Gruoppo dimostra la volontà di rendere competitivo il sito con le sue produzioni».
Arvedi-Ast Tuttavia non manca la necessità di una più ampia visione di insieme: «Oggi più che mai – dichiara il segretario Fim Cisl Umbria Simone Liti – serve che la sottoscrizione dell’Accordo di programma arrivi prima possibile perché occorre in modo strutturale affrontare la criticità del costo energetico che penalizza in modo consistente Arvedi Ast e le aziende energivore e potrebbe vedersi aggravata in una situazione di dazi e instabilità geopolitica. Come Fim Cisl – prosegue – riteniamo che solo attraverso un approccio inclusivo e partecipato di tutti gli attori interessati, sia possibile costruire una fabbrica e
città sostenibile e migliore. Un lavoro qualificato e dignitoso deve essere il fulcro del nostro impegno, per creare opportunità capaci di rispondere alle sfide del futuro. La partecipazione attiva e la collaborazione tra tutti gli attori della comunità sono fondamentali per consolidare e avviare un processo di rigenerazione di cui beneficeranno tutti. È Il momento di consolidare la siderurgia a Terni aggiungendo altre pagine
alla lunga storia industriale. A questo si aggiunge la necessità di rinnovare il contratto dei metalmeccanici».
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