Arriva un sms e cade nella trappola di un finto addetto antifrode delle Poste: 22enne risarcito con oltre 4mila euro
MONTEGRANARO – Raggirato un 22enne che ha sborsato oltre 10mila euro. Cliccando sul link in un messaggio arrivato a nome delle Poste Italiane è scattata la truffa
di Alessandro Luzi
«Clicca il link in allegato per impostare il fattore sicurezza» Più o meno c’era scritto questo nel messaggio ricevuto da un 22enne di Montegranaro a nome delle Poste Italiane. Aprendo il collegamento, il giovane è caduto nella trappola di un finto addetto antifrode delle Poste Italiane che gli ha portato via circa 10mila euro.
Era il 5 agosto del 2023 quando il cellulare del 22enne ha squillato. Sul telefono c’era un messaggio targato Poste Italiane dove gli chiedeva di cliccare un link in allegato per confermare i dati relativi al fattore sicurezza delle sue carte: una postepay e un bancomat, entrambe collegate al suo conto corrente alle Poste. Cliccando, il giovane è stato indirizzato nell’app delle poste. Lì compariva un messaggio che chiedeva di confermare l’identità digitale per evitare il blocco delle carte. Così facendo si è aperto il login dell’app e il 22enne ha inserito le sue credenziali.
A quel punto sul cellulare è arrivato un altro sms e subito dopo il telefono ha iniziato a squillare. Una volta aperta la chiamata, a parlare dall’altro lato del cellulare era la voce di un uomo che si è presentato come un addetto dell’antifrode delle Poste. Quella persona ha confermato al 22enne che sulla carta mancava la sicurezza per gli acquisti online. Doveva quindi fare una prova che consisteva nel trasferire il denaro dalla postepay al bancomat e viceversa. Chiusa la chiamata, il montegranarese ha visto che sul conto risultava un addebito di quasi 2mila euro.

Giacomo Galeota
Così, due giorni dopo, ha richiamato la stessa persona e il finto addetto dell’antifrode gli ha spiegato che per sicurezza il 22enne doveva spostare tutti i soldi dal conto e a breve sarebbe arrivato un messaggio per avviare l’operazione. Nell’sms c’era scritto di caricare oltre 8mila euro sul conto del direttore responsabile dell’antifrode. Poi ha chiuso la chiamata dicendo che sarebbero arrivate delle carte nuove. Cosa mai successa.
Dopo un lungo iter giudiziario, in cui il 22enne è stato assistito dall’avvocato Giacomo Galeota, l’Arbitro bancario finanziario lo ha risarcito con 4500 euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Source link