Arresto illegale in Bassa Atesina, carabinieri prosciolti – Cronaca
BOLZANO. Si è conclusa con una sentenza di non luogo a procedere l’udienza preliminare che vedeva due carabinieri della Bassa Atesina accusati di calunnia, falso e arresto illegale.
I fatti contestati risalgono al 2022 quando i due intervennero per sedare una rissa tra due lavoratori. L’aggressore si sarebbe rivolto con fare minaccioso a uno dei due carabinieri che, per tutta risposta, lo avrebbe immobilizzato a terra e ammanettato, per poi arrestarlo per resistenza a pubblico ufficiale. Le immagini della bodycam, visionate dai superiori, avrebbero smentito il contenuto del verbale d’arresto, motivo per cui i militari finirono a processo.
I due vennero sospesi dal servizio e reintegrati in seguito alla revoca della misura da parte del tribunale di sorveglianza, confermata in Cassazione. Proprio sulla base delle motivazioni della Cassazione, spiega Nicola Nettis, avvocato difensore insieme a Mariapaola Marro, «il gup ha accolto la richiesta della difesa, riconoscendo come il reato di resistenza si configuri anche nel caso di minacce e atti autolesionistici».