arrestato un 48enne che alloggiava in un B&B a Senigallia
SENIGALLIA – I carabinieri della Compagnia di Senigallia, nel corso di un’operazione antidroga organizzata nel comune costiero con l’impiego di un massiccio dispositivo di uomini in divisa e in borghese ed il supporto dei cani antidroga del Nucleo Cinofili di Pesaro, hanno arrestato un 48enne originario di Jesi ma residente nel fermano e domiciliato da qualche settimana per lavoro a Senigallia, alloggiando in un B&B.
L’uomo, già attenzionato dai militari da alcuni giorni, è stato rintracciato nei pressi della Rotonda. Sottoposto a un ordinario controllo di polizia ha però immediatamente assunto un atteggiamento nervoso e diffidente, inducendo i militari ad approfondire l’accertamento avvalendosi anche dei cani antidroga e procedere quindi alla sua perquisizione personale e domiciliare. Durante l’operazione di polizia giudiziaria, nel miniappartamento occupato dal 48enne, anche grazie al fiuto impeccabile del cane One, sotto il materasso è stato rinvenuto un involucro contenente circa 80gr di cocaina, oltre ad una piccola quantità di marijuana, un bilancino di precisione e vario materiale comunemente utilizzato per il confezionamento delle dosi al dettaglio destinate ad attività di spaccio.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato quindi arrestato e posto ai domiciliari. Questa mattina è comparso davanti al Tribunale di Ancona che ha convalidato l’arresto disponendo per lui la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Parallelamente i controlli sono stati rivolti anche alla Stazione Ferroviaria e ad alcuni negozi della città. Tante sono state le persone identificate all’uscita dello scalo ferroviario e all’interno di esercizi pubblici. Proprio durante un controllo all’interno di un bar i militari della Radiomobile hanno rintracciato un uomo di origine tunisina, classe 1972, irregolare sul territorio nazionale.
Approfondendone la storia è emerso che su di lui pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal Tribunale di Verona a seguito di condanne irrevocabili per numerosi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, commessi a Verona tra il 2009 e il 2016. Dopo le operazioni di fotosegnalamento, il nordafricano è stato quindi accompagnato al carcere di Montacuto, dove dovrà scontare una pena di 5 anni, 5 mesi e 11 giorni di reclusione.