Arrestato il 38enne che ha picchiato la ex fino a perforarle un polmone: «Stavo morendo»
di Chiara Fabrizi
Sono scattati gli arresti domiciliari per il 38enne romano autore della feroce aggressione in casa ai danni della ex compagna, una spoletina di 57 anni a cui a pugni e calci ha perfino perforato un polmone, costringendo i medici dell’ospedale di Spoleto a operarla d’urgenza. La misura cautelare disposta dal gip del tribunale di Spoleto è stata eseguita dai carabinieri della Compagnia di Roma piazza Dante, zona della capitale in cui il 38enne risulta residente e dove ora resta ristretto ai domiciliari con braccialetto elettronico: qualsiasi passo falso gli costerà il carcere.
In base a quanto ricostruito dopo le dimissioni della spoletina, che con un post sui social aveva raccontato l’accaduto, e in base a quanto riferito oggi dai carabinieri di Spoleto, che hanno indicato sull’ennesimo episodio di maltrattamenti ai danni di una donna, il 38enne il 20 maggio scorso ha aggredito selvaggiamente la ex in compagnia della quale, dopo una cena, era tornato nella casa che ancora condividevano. La donna ha raccontato di aver perso i sensi dopo le botte e di essersi svegliata la mattina dopo col volto tumefatto, dolori fortissimi al torace e al costato, difficoltà respiratorie e di vista. Nonostante le condizioni in cui l’aveva ridotta, il 38enne era ancora in casa la mattina seguente, quando la donna si è svegliata.
Temendo che una chiamata al 118 potesse innescare altre violenze ai suoi danni, la 57enne ha chiesto direttamente all’ex di essere accompagnata in Pronto soccorso, con lui che avrebbe acconsentito solo dopo averla obbligata a promettere che ai medici avrebbe riferito di una caduta accidentale dalla scale. Una versione, questa, a cui in ospedale non ha creduto nessuno, compresi gli agenti della Polizia di Stato che in quel momento erano in Pronto soccorso per un’altra vicenda e hanno attivato il codice rosso per le indagini affidate all’Arma e quello rosa per le cure mediche. In particolare, i medici hanno subito riscontrato come la frattura di una delle costole le fosse costata la perforazione di un polmone per il quale, alla luce delle lunghe ore trascorse dall’aggressione, si è reso necessario un intervento chirurgico d’urgenza che è stato eseguito a Spoleto. La donna ha anche riportato la tumefazione di un occhio, traumi agli arti e al torace e numerose escoriazioni: dopo 15 giorni di ricovero, tra cui alcuni in prognosi riservata, la donna è stata dimessa con altri 15 giorni di prognosi.
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