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Arma laser contro la Cina: perché gli Usa muovono la USS Preble


Laser DragonFire. Fonte: Sito web del governo britannico
Laser DragonFire. Fonte: Sito web del governo britannico

Gli Stati Uniti hanno inviato in Giappone una nave da guerra molto particolare come “dimostrazione di forza” nei confronti dei potenziali rivali nella regione indo-pacifica. Si tratta dello USS Preble, classe Arleigh Burke, e cioè dell’unico cacciatorpediniere americano dotato dell’avanzata arma laser Helios in grado di intercettare minacce aeree come droni e missili. Il dispiegamento è avvenuto presso la base giapponese di Yokosuka, a sud di Tokyo. Il mezzo ha lasciato la scorsa domenica la base Usa di San Diego e dovrebbe effettuare dei test sul suo sistema Helios, un laser ad alta energia con antiabbagliamento ottico e sorveglianza integrati, durante la traversata del Pacifico.

La nave Usa nel Pacifico

La presenza avanzata del Preble supporta l’impegno degli Stati Uniti nella difesa del Giappone, rafforza la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e migliora la sua capacità di proteggere gli interessi strategici“, si legge in una dichiarazione ufficiale Usa. “Preble supporterà direttamente la Defence Strategic Guidance per posizionare le unità più capaci in avanti nella regione indo-pacifica“, si è quindi concluso il comunicato. Lo spiegamento, ha fatto notare il South China Morning Post, coincide con la pubblicazione del Navigation Plan 2024, la prospettiva della US Navy sulle sfide future.

Pubblicato dall’ammiraglio Lisa Franchetti, capo delle operazioni navali, il rapporto afferma per la prima volta che la Marina Usa deve essere pronta per la “possibilità di guerra con la Repubblica Popolare Cinese entro il 2027“. Il rapporto di 30 pagine individua nella Cina la più grande minaccia per gli interessi degli Stati Uniti: “La RPC rappresenta una minaccia complessa multi-dominio e multi-asse. La Marina PLA, la Forza missilistica, la Forza aerospaziale, l’Aeronautica e la Forza cibernetica si stanno unendo in un ecosistema di combattimento integrato specificamente progettato per sconfiggere il nostro, sostenuto da una massiccia base industriale”.

L’obiettivo di Washington

L’USS Preble è solo uno dei 73 cacciatorpediniere della sua classe ad essere stato dotato di Helios, un’arma sviluppata da Lockheed Martin e progettata per intercettare minacce aeree, come droni, missili e persino piccole imbarcazioni. Commissionato nel 2002, il mezzo è stato dotato dell’arma laser nel 2021.

Helios si basa su un laser ad alta energia da 60 kW che può essere sparato contro un bersaglio alla velocità della luce ed è progettato per fondere o surriscaldare il bersaglio, causandone il malfunzionamento o l’esplosione. Il concetto alla base della tecnologia laser non è nuovo, concordano gli analisti, anche se ci sono voluti decenni di ricerca per passare dal tavolo da disegno al montaggio sulle navi da guerra.

Tra i numerosi vantaggi delle armi basate sul laser ci sono la velocità con cui sono in grado di colpire un bersaglio e la loro precisione. Possono anche essere sparate finché c’è energia disponibile, il che le rende alternative più economiche ai missili convenzionali o ai proiettili di artiglieria nella distruzione di un bersaglio, una considerazione critica poiché la guerra abbraccia sempre di più l’uso di sciami di droni negli attacchi.

È ovvio che gli Stati Uniti stanno dando grande priorità alla regione indo-pacifica e si stanno assicurando di avere le risorse migliori nelle aree giuste per le emergenze che potrebbero dover affrontare“, ha spiegato al Scmp Ryo Hinata-Yamaguchi, professore associato presso l’Institute for International Strategy della Tokyo International University.

La seconda ragione parallela utile a motivare lo spiegamento della USS Preble e di altre navi da guerra all’avanguardia nella regione (il sottomarino d’attacco a propulsione nucleare USS Vermont, attraccato lunedì nel porto sudcoreano di Busan per rifornimento) è quella di sottolineare l’impegno di Washington per la sicurezza della regione.

Gli Stati Uniti ora si trovano ad affrontare un potente avversario nella regione e questa dimostrazione di forza è progettata per inviare il messaggio a Pechino che mentre la Cina è forte, gli Stati Uniti sono più forti“, ha detto Hinata-Yamaguchi a This Week in Asia.


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