Friuli Venezia Giulia

aria più pulita e acque più sicure, ma le temperature continuano a salire


Il bilancio dello stato ambientale del Friuli Venezia Giulia, basato sui dati più recenti forniti da Arpa Fvg, vede elementi contrastanti. Se da un lato emergono segnali positivi per la qualità dell’aria e delle acque, dall’altro si conferma la tendenza all’aumento delle temperature, un dato che impone nuove strategie di adattamento.Queste le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente,

Il clima che cambia: temperature in aumento e precipitazioni irregolari

Il dato più preoccupante riguarda l’inevitabile aumento delle temperature atmosferiche e marine. “Il divario tra la temperatura media del secolo scorso e quella del 2024, che ha raggiunto i 14,8 °C, è un dato che non può lasciarci indifferenti”, ha dichiarato Scoccimarro. Questa tendenza è accompagnata da variazioni significative nei regimi delle precipitazioni: più piogge in inverno e autunno, e meno in estate. Ciò rende cruciale una pianificazione intelligente per la gestione delle risorse idriche e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Qualità dell’aria e delle acque: segnali incoraggianti dai dati Arpa Fvg

Nonostante le sfide climatiche, il rapporto evidenzia progressi significativi in altri settori. Sul fronte della qualità dell’aria, si registra una graduale riduzione degli inquinanti, in particolare delle polveri sottili (PM10) e degli ossidi di azoto. “I valori medi annui del PM10 si attestano ora intorno ai 20 microgrammi/m³, soglia che diverrà vincolante nel 2030”, ha sottolineato l’assessore, un dato che testimonia l’efficacia delle politiche ambientali implementate su trasporti e industria.

Parallelamente, si osserva una progressiva riduzione dei nitrati nelle acque di falda e un ritorno a livelli più equilibrati dell’acidità delle piogge rispetto al biennio 2022-2023. Questi indicatori sono segnali di resilienza ambientale e premiano gli sforzi compiuti nella tutela delle risorse idriche. Anche sul versante dei campi elettromagnetici, pur con l’aggiornamento normativo dei limiti, nel 2024 non si è registrato alcun incremento significativo.

Il lavoro sul campo di Arpa Fvg

Dietro questi dati ci sono le attività di monitoraggio e controllo. Nel corso dell’ultimo anno, Arpa Fvg ha effettuato 844 sopralluoghi ambientali e 261 ispezioni presso impianti di produzione. Un “lavoro silenzioso ma fondamentale per garantire legalità e tutela ambientale a beneficio di cittadini, imprese oneste e delle future generazioni”, ha rimarcato l’assessore.

Il futuro: nuovi piani per un Friuli Venezia Giulia più sostenibile

I dati raccolti rappresentano la base per le politiche ambientali ed energetiche della Regione. In questo contesto si inseriscono il nuovo Piano Energetico Regionale, elaborato con un approccio integrato, e il Piano Regionale di Mitigazione e Adattamento ai Cambiamenti Climatici, il cui percorso partecipato prenderà il via a giugno. Il messaggio conclusivo di Scoccimarro è chiaro: “Abbiamo ancora molta strada da percorrere, ma ogni sforzo conta. Il Friuli Venezia Giulia, in linea con quanto stabilito dalla legge quadro FVGreen, vuole continuare a essere in prima linea nella riduzione delle emissioni, con un approccio che integra impresa, ambiente, comunità e benessere, senza derive ideologiche”.


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