Toscana

Arezzo, un centravanti per completare l’attacco. Cianci opzione numero uno


Come ogni estate da tre anni in qua, torna a rimbalzare il nome di Gabriele Gori. L’attaccante, classe 1999, è di proprietà dell’Avellino e ad Arezzo ha già giocato nella stagione 2019/20, quella chiusa anzitempo causa covid, quando faceva coppia con l’attuale ds amaranto Nello Cutolo. Segnò 9 reti, era in prestito dalla Fiorentina e poi andò a Vicenza, Cosenza e Reggio Calabria, sempre in B, prima di accasarsi in Irpinia in C. Nella passata stagione il prestito di gennaio al SudTirol. Il profilo è fascinoso ma Gori, tecnico e con il fiuto del gol, ha un ingaggio tosto e soprattutto non vorrebbe scendere di nuovo in C. Dunque, salvo colpi di scena, se ne starà in attesa un altro po’.

Uno scenario, questo, che l’Arezzo non gradisce particolarmente ed è per tale motivo che la pista che conduce a Pietro Cianci (1996) sembra più percorribile anche se con qualche ostacolo da superare. Il centravanti nello scorso torneo ha firmato 13 gol e 6 assist con la Ternana, che ha esercitato il diritto di riscatto fissato a 55mila euro e lo ha acquistato a titolo definitivo dal Catania, vincolandolo fino al 2027. Il club umbro è alle prese con un complicato passaggio di proprietà e il ds Carlo Mammarella deve costruire una rosa competitiva con un occhio al bilancio. Quindi ha messo in preventivo qualche partenza eccellente, compresa quella di Cianci che l’Arezzo aveva sondato pure un anno fa. C’è da trovare la quadra sul conguaglio, che servirà alla Ternana per rientrare dell’investimento, ma la volontà delle parti è di arrivare a un accordo e di farlo in tempi relativamente brevi.

Semmai l’incognita viene dal mercato, perché Cianci ha un altro paio di società addosso, compreso il nuovo Brescia che sembra aver escluso dal progetto Flavio Bianchi (2000). E’ un elemento che Cutolo conosce bene, anche se, come Gori, ambisce a restare in B. Complicatissimo, quasi impossibile, arrivare a David Stuckler (2004), bomber rivelazione con la Giana Erminio. Il suo cartellino è di proprietà della Cremonese, che ha stoppato le trattative avviate con Vicenza e Inter under 23 perché l’attaccante ha estimatori nel torneo cadetto.

In ogni caso, di fondo c’è la decisione messa a punto dall’Arezzo: affiancare a Mario Ravasio (1998) un’altra prima punta strutturata, forte fisicamente, funzionale al sistema di gioco della squadra che comincerà la nuova stagione così come aveva chiuso la vecchia: 433, pressing offensivo, transizioni veloci dopo il recupero palla e un riferimento là davanti che sappia legare il gioco, aprendo varchi per gli esterni. Se poi riuscirà a buttarla dentro, tanto meglio.


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