Toscana

Arezzo per Gaza rivendica la bandiera issata sulla torre del Comune: “Siamo stati noi”


“Siamo stati noi”. È così che il comitato “Arezzo per Gaza”, a cinque giorni di distanza dal gesto che aveva creato molto rumore sui social, si è assunta la responsabilità sia politica che materiale della bandiera appesa sulla torre del palazzo comunale di Arezzo.

“…ma noi chi, direte voi? – commenta il movimento – Noi tutti, tutti quelli che lo avrebbero voluto fare, tutti quelli che lo hanno fatto, tutti quelli che in questi giorni hanno scritto pubblicamente “Sono stato io”, tutte e tutti quelli che non possono stare in silenzio di fronte a un genocidio e che hanno sentito il dovere di far sì che anche la propria città la propria comunità desse un segnale. Già in tante e in tanti – aggiunge il comitato – abbiamo affisso le bandiere palestinesi alle nostre terrazze alle nostre finestre. Che le bandiere aumentino, che tutti affiggano il simbolo di un popolo oppresso e martoriato. Ci piacerebbe tanto che anche l’amministrazione comunale si ravvedesse e rimettesse quella bandiera che così prontamente ha rimosso”.

“Se invece – conclude Arezzo per Gaza – preferirà continuare a cimentarsi in una grottesca caccia alle streghe senza dire una parola sui massacri in atto, che almeno ci renda la bandiera, in mano nostra sicuramente continuerà a sventolare da qualche altra parte”.


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