ARC Riders ci ha sorpreso più del previsto grazie a un fattore ben preciso
ARC Raiders è tornato con una nuova identità: più concreto, più teso, decisamente più interessante. Da progetto PvP free-to-play è diventato un sparatutto PvPvE cooperativo a pagamento, dove l’azione in squadra si intreccia con il pericolo costante rappresentato dagli altri giocatori online. Il cambiamento si sente, e la struttura attuale sembra aver trovato la sua vera anima. Lo abbiamo provato in anteprima in questi giorni, e c’è un fattore ben specifico che ci ha convinto della sua bontà.
Un mondo condiviso, ostile e pieno di ricompense
Nel gioco vestiamo i panni dei Raider, sopravvissuti in un futuro devastato da misteriose macchine aliene chiamate ARC. Ogni missione inizia in un hub sicuro, ma appena mettiamo piede nella zona operativa tutto cambia.
Lì fuori ci aspettano:
- droni volanti, torrette automatiche, mech giganti
- risorse da recuperare: chip, leghe rare, materiali per il crafting
- altre squadre di giocatori, pronte a collaborare o farci fuori per rubare il bottino
Il cuore del gioco è l’estrazione: saccheggiare, completare incarichi dinamici e decidere quando uscire, prima che sia troppo tardi.
Morire significa perdere tutto, mentre fuggire in tempo assicura i materiali raccolti e i progressi ottenuti.
Sparare funziona, ma non è tutto
Il sistema di shooting in terza persona è solido e ben calibrato. Le armi danno una buona sensazione di impatto, il movimento è fluido, e la personalizzazione permette di adattare ogni run al proprio stile.
Possiamo equipaggiare:
- fucili d’assalto, armi pesanti e strumenti di supporto
- gadget tattici, come torrette portatili, granate EMP, scudi energetici
- moduli passivi per velocità, rigenerazione o rilevamento dei nemici
Ogni zona di incursione offre situazioni diverse, missioni opzionali, miniboss e persino tempeste elettriche che cambiano le regole in tempo reale. La varietà è un punto di forza, e le sessioni non risultano mai tutte uguali.
Per i fan del rischio-calcolo, c’è una costante tensione tra esplorare ancora un po’ o tentare l’uscita con il bottino in tasca.
Il PvPvE rende tutto più imprevedibile…
A rendere le missioni ancora più coinvolgenti è la presenza di altri giocatori umani, che possono entrare in contatto con la nostra squadra in qualsiasi momento.
- Possiamo decidere di ignorarli, collaborare o… attaccarli.
- Alcuni eventi di gioco mettono in palio risorse rare che attirano più squadre contemporaneamente.
- Le estrazioni diventano momenti ad alta tensione, dove un’imboscata è sempre dietro l’angolo.
Questo mix tra PvE classico e dinamiche competitive crea partite mai uguali, in cui il pericolo non arriva solo dai robot nemici, ma anche da chi – come noi – vuole sopravvivere.
… ed è proprio l’imprevedibilità l’arma di ARC Riders
Come avrete oramai intuito, i match sono carichi di tensione. Ed è proprio l’imprevedibilità a funzionare, rendendo ogni partita diversa dall’altra.
Da una parte sembra quasi di trovarsi di fronte a un’esperienza in stile Helldivers 2, dove ogni partita può trasformarsi in un incredibile film d’azione che viviamo sulla nostra pelle.
In una delle partite sperimentate mi sono trovato come prima cosa a esplorare una sorta di fabbrica abbandonata, piena di scricchiolii metallici e strani rumori. Questi strani rumori poi hanno trovato presto spiegazione: un esercito di simil granchi robotici velocissimi e particolarmente agguerriti, che mi hanno dato del filo da torcere mentre prendevo dimestichezza con i controlli.
Non senza qualche difficoltà sono riuscito a fuggire, portando con me un bottino di pezzi presi dai piccoli robot e altre cianfrusaglie più o meno utili.
Subito dopo sono stato attirati dal rumore di esplosioni e combattimenti. Mi sono trovato di fronte una distesa desertica con edifici in lontananza e pochissimi punti di copertura, con droni e robot ancora più grandi in volo sulla zona. Da lì in poi si è scatenato il putiferio.
Proprio nella stessa zona c’era un ascensore che mi avrebbe riportato al sicuro sotto terra, ed era lì che mi aspettavamo di trovare altri giocatori. E infatti è andata così. Appena arrivato in prossimità dell’ascensore mi sono trovato faccia a faccia con un altro utente: ci siamo fissati per un po’, in un momento di tensione in cui ognuno dei due capiva se avrebbe dovuto iniziare a combattere, quando siamo stati interrotti dal suono di un esplosione e dal rumore di allarme di alcuni robot.
Il cielo si è riempito di droni ed entrambi abbiamo capito che la parte PvP di ARC Riders in quel momento andava definitivamente messa da parte.
L’altro giocatore ha iniziato a scappare, attirando inconsapevolmente buona parte del fuoco pesante (razzi esplosivi e altre cose poco piacevoli) su di sé. Quello che non avevamo capito è che c’era un terzo giocatore appostato, che ha approfittato del caos e delle esplosioni per aprire le porte dell’ascensore. Nel frattempo sono stato colpito dal razzo lanciato da un’altra macchina ancora, razzo che ovviamente mi ha messo fuori gioco quasi istantaneamente.
Per fortuna il terzo giocatore non era intenzionato a “rovinarmi” la partita, e si è limitato a lanciare una granata fumogena per coprire l’accesso all’ascensore. La cosa bella è che sono riuscito a trascinarmi dentro, sopravvivendo fino al countdown dell’ascensore e tornando quindi sano e salvo sotto terra con un bottino non troppo ricco, ma comunque sufficiente a dare un senso alla partita.
Non saprò mai se l’altro giocatore è riuscito a fuggire verso un altro ascensore o se ha avuto la mia stessa fortuna.
È questo il bello di Arc Riders: ogni partita è un’esperienza a sé stante, la cui imprevedibilità è dettata non solo dai pericoli messi in campo dall’intelligenza artificiale, ma anche dal comportamento degli altri giocatori.
Estetica anni ’80, atmosfera da guerra persa
ARC Raiders ha una forte identità visiva, che mescola scenari post-industriali, vecchie tecnologie analogiche e design da retro-fantascienza.
Spiccano:
- i nemici ARC, che vanno da piccoli droni a colossi con più stadi di combattimento
- gli ambienti rovinati, che sembrano usciti da un film tra Alien e Mad Max
- l’interfaccia minimale, ispirata a vecchi radar e strumenti da laboratorio
Il tutto è sostenuto da un comparto sonoro cupo e immersivo, con rumori metallici, segnali radio disturbati e musiche elettroniche di sottofondo che accompagnano la tensione in partita.
Data di uscita e stato attuale delle cose
ARC Raiders non sarà un free-to-play, ma un titolo a pagamento dal prezzo di circa 40 dollari.
Ci saranno anche acquisti in-app, ma sembra trattarsi di skin e altri vantaggi estetici più che di veri e propri vantaggi in gioco. Inoltre i battle pass rimarranno sempre disponibili, anche per chi arriva dopo e vorrebbe accapparrarsi i contenuti che includono.
Il gioco è attualmente in fase di playtest chiuso su Steam, disponibile in questi giorni di aprile 2025. Serve per raccogliere feedback e bilanciare al meglio il loop di gioco prima del lancio.
L’uscita completa è prevista per fine 2025 su PC e Console.
Source link