approvato la proposta in Regione

Genova. Negli istituti superiori liguri saranno installati distributori di preservativi a prezzo calmierato.
Lo ha deciso il consiglio regionale, approvando all’unanimità la proposta del consigliere regionale Jan Casella (AVS), che prevede anche che i distributori siano accompagnati dalla diffusione di materiale informativo sulle malattie sessualmente trasmissibili.
“Le malattie sessualmente trasmissibili sono in aumento in Europa e in Italia, con un incremento significativo di infezioni quali sifilide, gonorrea e clamidia, in particolare nella fascia di età 15-24 anni, che rappresenta la popolazione più esposta al rischio – sottolinea Casella – Le principali indagini nazionali e internazionali sulla salute degli adolescenti evidenziano, nell’ultimo decennio, un calo nell’utilizzo del profilattico: tra i quindicenni sessualmente attivi, la quota che dichiara di averlo utilizzato nell’ultimo rapporto è diminuita di circa nove punti percentuali tra i ragazzi e sei tra le ragazze. Parallelamente, circa un adolescente su tre riferisce di non ricorrere né al preservativo né ad altri metodi contraccettivi”.
“Questi dati si accompagnano a una significativa carenza informativa: meno della metà dei giovani dichiara di usare sempre il profilattico, molti studenti non ricevono una formazione adeguata su contraccezione e prevenzione e una quota rilevante non affronta questi temi nel contesto familiare – conclude il consigliere Avs – Il profilattico è l’unico presidio in grado di proteggere simultaneamente da gravidanze indesiderate e dalle principali infezioni sessualmente trasmissibili. Promuoverne l’utilizzo corretto e garantirne l’accessibilità costituisce una misura di prevenzione riconosciuta come prioritaria da operatori sanitari e specialisti della salute sessuale”.
Bocciati gli assorbenti gratis nelle scuole: “Un’occasione persa sulla parità reale”
Bocciata, invece, la proposta presentata dalla capogruppo regionale di Avs, Selena Candia che chiedeva l’avvio di una sperimentazione per distribuire gratuitamente assorbenti igienici femminili nelle scuole medie e superiori liguri.
“La giunta Bucci ha ignorato un bisogno reale, respingendo una proposta semplice ma profondamente innovativa – ha detto Selena Candia, capogruppo di Avs in Regione – non sono un lusso, ma un bene essenziale, come l’acqua o la carta igienica”.
“Questo provvedimento è già stato adottato con successo in molte altre realtà europee. La Scozia ha reso gli assorbenti gratuiti in ogni istituzione pubblica. Varie regioni francesi e spagnole hanno adottato misure simili, mentre in Italia si sono avviate sperimentazioni gratuite nelle scuole in Val d’Aosta e in b. Si tratta di un investimento contenuto e sostenibile, soprattutto se confrontato che i benefici che porta. Non è un regalo, ma una misura di giustizia sociale e salute pubblica. È un segno di civiltà, che rende visibile un tema rimasto nascosto per troppo tempo. Si normalizza la fisiologia femminile: la nostra società deve smettere di far sentire in imbarazzo le ragazze e le nostre per la propria biologia”.
“Questa non è una proposta di una parte politica: è una misura che parla di diritti, di dignità, di salute. È una proposta che vuole dare un messaggio chiaro: in questa regione la scuola è un luogo sicuro, accogliente e giusto per tutte e tutti. Non costa molto, ma vale moltissimo – conclude Candia – Purtroppo il centrodestra ligure ha respinto anche la nostra proposta di sollecitare l’abbassamento dell’IVA sui prodotti igienici femminili e per l’infanzia dal 10% al 4%, riconoscendoli come beni di prima necessità. Questa decisione non ci stupisce, perché è in linea con le scelte nazionali della premier Giorgia Meloni, una donna che non promuove politiche a favore delle donne”.




