Abruzzo

approvato il progetto da 140mila euro, ecco le zone individuate da videosorvegliare


È stato approvato il progetto di videosorveglianza del valore complessivo di 140.000 “Chieti Sicura”. Ne dà notizia il Comune di Chieti: il progetto, predisposto dal V Settore Lavori Pubblici, è volto a rafforzare la sicurezza urbana, nell’ambito del patto per la sicurezza urbana sottoscritto con la Prefettura di Chieti ed è finanziato dal Ministero dell’interno. 

Il nuovo sistema prevede telecamere ai principali ingressi della città per la lettura targhe e telecamere hd nelle aree ritenute più esposte a fenomeni predatori, vandalici e di degrado urbano, oltre a un centro di controllo presso il Comando della polizia locale.

L’iniziativa rientra nelle misure nazionali previste dalla Legge 48/2017 e dai successivi decreti attuativi, che promuovono la prevenzione dei fenomeni di criminalità diffusa e la collaborazione tra Stato ed enti locali. Il progetto approvato si propone di affrontare queste criticità, fornendo agli operatori strumenti tecnologicamente avanzati per il monitoraggio e la gestione delle aree sensibili.

“Il progetto – spiegano il sindaco Diego Ferrara, il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo e l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli – prevede l’installazione e il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza in punti strategici della viabilità cittadina e nelle aree maggiormente frequentate, tra cui ingressi principali alla città e piazze di rilevanza turistica, culturale e commerciale”,

Le zone individuate includono, tra le altre: gli ingressi alla città quali via Masci, via Picena, via Brigata Maiella, via San Camillo De Lellis, via dei Peligni, via Gran Sasso, viale Benedetto Croce; le aree panoramiche e di percorrenza quali piazzale Marconi, viale Abruzzo, via Tirino, via Colonnetta, via Bellini, piazza Monsignor Venturi e piazzale Sant’Anna.

“L’obiettivo del progetto è duplice: prevenire e contrastare reati predatori e fenomeni di degrado urbano e supportare le forze di polizia e la polizia Locale nelle attività di controllo e monitoraggio del territorio” proseguono il sindaco, Febo e Rispoli aggiungendo che “l’installazione dei sistemi di videosorveglianza permetterà di creare un sistema integrato di sicurezza urbana, in linea con le direttive ministeriali”. Il Comune garantirà la manutenzione degli impianti per cinque anni e sarà istituita una sala di controllo presso il comando della polizia locale di via Nicolini per monitorare  in tempo reale delle aree sorvegliate. “Con l’installazione dei sistemi di videosorveglianza e la collaborazione con la Prefettura attraverso il Patto per la Sicurezza Urbana, rafforziamo la protezione dei cittadini e dei luoghi più sensibili della città. Si tratta di un intervento concreto per la prevenzione della criminalità e la tutela del decoro urbano. L’obiettivo del progetto è prevenire e reprimere atti criminosi, sorvegliare in tempo reale le zone critiche, controllare tutti i mezzi in entrata e uscita dai varchi comunali e garantire la scalabilità del sistema, con la possibilità futura di integrare anche le telecamere dei cittadini, ampliando la copertura del territorio a costi ridotti” concludono dal Comune di Chieti.

“Una risposta concreta alla richiesta di sicurezza della città. A volte le buone notizie arrivano senza rumore. Arrivano da un atto preparato con precisione, da un progetto scritto bene, da una domanda presentata nei tempi giusti. Arrivano dal lavoro silenzioso che non finisce sui giornali, ma cambia davvero le cose” commenta il segretario del Partito democratico di Chieti, Gianmarco Pescara. 

Che aggiunge: “In un momento in cui la città domanda sicurezza, presenza e capacità di governo, questo finanziamento non è un annuncio: è un passo concreto, tangibile, che appartiene a tutti noi.Dimostra che quando si lavora con attenzione, metodo e serietà, i risultati arrivano. E dimostra che la collaborazione tra uffici, istituzioni e amministrazione può produrre risposte reali ai bisogni della comunità. Chieti merita una politica che non urla, che non promette, ma che fa. E noi continueremo a lavorare in questa direzione: con umiltà, responsabilità e la schiena dritta”.

 

 

 




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