Scienza e tecnologia

Apple, svolta AI: dopo ChatGPT, Siri guarda a Gemini e apre a nuovi partner

Apple prepara il terreno per portare ancora più intelligenze artificiali dentro Apple Intelligence, con una strategia di integrazioni di terze parti che Tim Cook ha definito “in crescita nel tempo”. L’azienda ha già “innestato” ChatGPT in Siri, ma nel frattempo è aperta ad altre collaborazioni, senza correre troppo ma nemmeno restare ferma.

Il percorso non è privo di incognite, ma i segnali sono chiari: già il prossimo anno arriverà un Siri completamente rinnovato, e ciò nonostante la porta rimane aperta a nuovi partner. Tra interviste, indiscrezioni e numeri di bilancio in rialzo, vale la pena capire cosa è confermato e cosa resta solo un rumor.

Apple Intelligence apre a più partner

In un’intervista a CNBC, Tim Cook ha confermato che Apple intende integrare più strumenti di intelligenza artificiale nel tempo. Oggi ChatGPT è già integrato in Siri, segnale che la piattaforma non è più un sistema chiuso come in passato.

Si parla di un’integrazione anche con Google Gemini, e ci sono voci riguardanti anche Anthropic e Perplexity. Non è una vera e propria sorpresa: l’anno scorso Craig Federighi aveva aperto alla possibilità di usare modelli diversi, citando proprio Gemini come esempio.

Cook ha aggiunto che il nuovo Siri è previsto per il prossimo anno e che i lavori stanno procedendo bene. Sul fronte strategico, Apple non esclude acquisizioni di AI volte ad accelerare la roadmap.

Secondo un report di Bloomberg, Apple potrebbe collaborare con Google per costruire una funzione di ricerca AI direttamente dentro Siri. Anche Sundar Pichai ha confermato lo scorso anno che l’azienda sta lavorando al supporto di Gemini su iPhone.

Numeri in crescita e una lineup in movimento

Nel quarto trimestre, Apple ha registrato ricavi per 102,5 miliardi di dollari, con un aumento dell’otto per cento anno su anno. Un contesto finanziario solido che aiuterebbe la società di Cupertino a sostenere investimenti in AI e possibili partnership.

Scendendo nel dettaglio, l’iPhone ha generato 49,03 miliardi di dollari, i Mac 8,72 miliardi e gli iPad 6,95 miliardi. I servizi hanno toccato 28,8 miliardi, confermando il peso delle sottoscrizioni come Apple TV, Apple Music, Fitness Plus e Arcade.

La nuova famiglia iPhone 17 è arrivata il mese scorso con iPhone Air, definito il più sottile della gamma, oltre a iPhone 17 e 17 Pro. Quest’anno alcune funzioni prima esclusive dei modelli Pro, come always on display e ProMotion, sono passate anche al modello base.

Apple ha inoltre rilasciato iPad Pro, MacBook Pro e Vision Pro aggiornati, tutti con un incremento di specifiche descritto come legato a M5. La scelta ricalibra la linea senza strappi, mantenendo coerenza con la strategia di aggiornamenti incrementali.

Guardando ai prossimi mesi, gira voce di un possibile iPhone 17e più accessibile in arrivo il prossimo anno. Resta comunque un’indicazione non confermata da fonti solidissime.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »