Apple Music introduce AutoMix, traduzione dei testi e nuove funzioni su iOS e macOS 26
Apple Music introduce AutoMix, traduzioni dei testi e playlist importabili, ampliando l’esperienza d’ascolto e l’integrazione con DJ e creativi.
Con l’aggiornamento rilasciato il 19 settembre 2025, Apple Music si arricchisce di un pacchetto di novità che allargano sensibilmente le possibilità d’uso.
La piattaforma non punta solo alla qualità audio, ma a una relazione più diretta e personale con la musica. Tre le funzioni di maggiore impatto: AutoMix, la traduzione in tempo reale dei testi e l’importazione delle playlist da altri servizi.
Automix e l’intelligenza applicata al mixaggio
La funzione AutoMix sfrutta Apple Intelligence per creare transizioni fluide tra i brani, simulando un set da DJ. L’algoritmo non forza i passaggi all’interno di uno stesso album, rispettando così la coerenza voluta dagli artisti.
In playlist eterogenee, invece, garantisce una continuità che richiama l’atmosfera di un club, rendendo l’ascolto domestico più dinamico.
Testi tradotti e pronuncia in tempo reale
Un’altra novità centrale è la traduzione istantanea dei testi, con visualizzazione contestuale della pronuncia. Questa opzione apre l’accesso a generi come K-pop, J-pop o reggaeton, dove la lingua può rappresentare una barriera.
L’unione di testo originale, traduzione e trascrizione fonetica offre al pubblico un legame immediato con il contenuto, rafforzando l’idea della musica come linguaggio universale.
Trasferimento delle playlist senza ostacoli
Con il nuovo strumento di importazione delle playlist, Apple Music riduce uno dei principali freni al cambio di piattaforma. Le raccolte create su Spotify, Tidal, Deezer, YouTube Music o Amazon Music possono essere trasferite e sincronizzate automaticamente con il catalogo Apple.
Solo in rari casi è necessario un intervento manuale, ad esempio quando un brano non è presente nel database.
Voice memos e registrazioni in spatial audio
Le novità non si limitano allo streaming. Su iOS 26 l’app Memo Vocali consente di registrare in Spatial Audio, migliorando la resa tridimensionale di semplici note vocali o bozze musicali.
L’opzione “Studio Voice” rende questa modalità subito disponibile, mentre la funzione “Enhanced Sharing” assicura la corretta riproduzione delle impostazioni su dispositivi differenti. Una caratteristica che interessa non solo gli utenti comuni, ma anche musicisti e podcaster.
Apple music e il mondo dei dj
Già nel marzo 2025 Apple aveva aperto il suo catalogo da oltre 100 milioni di brani all’uso con software e hardware DJ. La compatibilità con piattaforme come Serato, rekordbox, Engine DJ, Denon DJ, Numark e RANE DJ consente ora ai professionisti di integrare Apple Music direttamente nei propri workflow. In questo modo, il servizio diventa parte attiva della performance dal vivo, senza più vincoli di file locali.
Secondo Stephen Campbell, Global Head of Dance, Electronic & DJ Mixes di Apple Music, l’obiettivo è rafforzare il legame con la comunità dei DJ, mettendo a disposizione playlist curate e mix pronti per l’allenamento e l’esibizione.
Una visione condivisa da aziende partner come Algoriddim e AlphaTheta, che sottolineano come l’accesso diretto al catalogo Apple renda il DJing più accessibile e flessibile.
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