Appalti pubblici Terni, Confcooperative: «Da Confartigianato attacco stupido»
È contestando il criterio del massimo ribasso per affidare gli appalti da parte del Comune di Terni che Confartigianato qualche settimana fa, chiedendo tutele per le imprese locali, ha anche dichiarato ‘un’altra prassi negativa per le Pmi locali è quella di emettere appalti riservati alle cooperative sociali di tipo B […] con effetti potenzialmente distorsivi della concorrenza’. Un’esternazione che ha mandato su di giri Confcooperative che ha inteso replicare giovedì in conferenza stampa a Palazzo Spada.
Confcooperative Da parte di Carlo Di Somma, presidente di Confcooperative Umbria e Sandro Corsi, coordinatore Area Socio-Sanitaria Confcooperative Umbria e dirigente Cooperativo, quello dell’associazione «un attacco diretto e stupido che non tiene conto della realtà; è falso». Di Somma ha tenuto a sottolineare: «Persone svantaggiate esistono al di là delle cooperative, la cui funzione sociale è riconosciuta dalla Costituzione italiana. Noi ci facciamo carico di questo segmento della popolazione. È previsto che un’amministrazione pubblica prenda in considerazione il coinvolgimento di soggetti che spesso vengono esclusi dal mercato del lavoro, ma non cerchiamo nessuna esclusiva. Siamo proattivi, non certo privilegiati».
Appalti pubblici Particolarmente piccato per le dichiarazioni dei piani alti di via Luigi Casale, Sandro Corsi, presidente del gruppo Actl, in particolare fa riferimento all’appalto del Verde: «La procedura comprendeva una manifestazione di interesse; abbiamo vinto in associazione con una Srl dell’Umbria, dopo l’esclusione del primo soggetto proveniente da Napoli. In quella occasione – argomenta Corsi – vicemmo anche al Tar e ho motivo di credere che a promuovere il ricorso, dietro le quinte, fosse proprio Confartigianato». La conclusione deriva dal fatto che uno stesso avvocato del Foro di Terni, aveva prima chiesto una proroga dei termini del bando per nome dell’assocaizzione degli artigiani e poi aveva assistito legalmente i ricorrenti davanti al Tribunale amministrativo. «Ironia della sorte, si trattava di un pool di cooperative sociali».
Corsi Al di là delle ‘presunzioni legali’ avanzate comunque, Confcooperative invita Confartigianato al confronto pubblico e intanto sottolinea: «Nulla abbiamo contro gli artigiani, molti dei quali collaborano con noi per diversi lavori, ma quando si parla di realtà del territorio sia chiaro che solo di tasse locali, il solo gruppo Actl versa nelle casse del Comune 400 mila euro all’anno. E i nostri soci e lavoratori dipendenti proprio a Terni vivono, pagano tasse e fanno acquisti»
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