ANZIANO TRUFFATO DA FALSO MARESCIALLO DEI CARABINIERI: DUE ARRESTI NEL TERAMANO | Notizie di cronaca
TERAMO – Era stato contattato al telefono da un “maresciallo dei carabinieri”, il quale lo avvisava di una rapina avvenuta con l’auto intestata al fratello e che quindi, di lì a poco, sarebbe passato da casa sua un carabiniere che avrebbe dovuto visionare tutti gli oggetti in oro e il contante in suo possesso, al fine di poter verificare se tra questi ci fosse refurtiva collegata alla rapina, invitandolo a raccogliere tutto in un sacchetto.
Per questo motivo ieri pomeriggio a Fano Adriano (Teramo) i carabinieri della Stazione di Pietracamela, hanno arrestato due persone, ritenute presunte responsabili del reato di concorso in tentata truffa, culminata con il furto con strappo di monili in oro e danaro contante, nei confronti di uomo di circa 80 anni, residente a Montorio al Vomano (Teramo).
La vittima, presa dal panico e molto scossa a seguito della telefonata, ha assecondato la richiesta, racimolando l’oro e il contante presente in casa e mettendo il tutto in un sacchetto.
Poco dopo la chiamata si è presentato a casa un sedicente carabiniere pretendendo la consegna del sacchetto con i monili in oro e i contanti.
La vittima, insospettita dal fatto che l’uomo non indossava l’uniforme e non riconoscendo nessun carabiniere della Stazione di Montorio al Vomano, ha rifiutato di consegnare il sacchetto.
A quel punto il malvivente glielo ha strappato di mano, scappando in direzione di un’auto parcheggiata nelle immediate vicinanze, con alla guida un altro soggetto con il quale si è dato alla fuga.
Il derubato ha immediatamente allertato il 112 comunicando l’accaduto. La Centrale Operativa dei Carabinieri di Teramo, attuando una rete di posti di controllo nella zona, ha intercettato i fuggiaschi e li ha bloccati.
Sottoposti a perquisizione sono stati trovati in possesso del sacchetto poco prima asportato contenente euro 2.700 in contanti e vari monili in oro del peso di grammi 600 e un Rolex. Tutta la refurtiva è stata consegnata al legittimo proprietario.
Il giudice del Tribunale di Teramo, dopo aver convalidato gli arresti ha disposto, in attesa del processo, per uno gli arresti domiciliari presso la sua residenza, per l’altro il divieto di dimora a Teramo.
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