Antonio Saccone è il nuovo presidente
Una nuova pagina si apre per Cinecittà Spa, il cuore pulsante del cinema italiano. Alla presidenza della storica società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze arriva Antonio Saccone, ex senatore, nominato dall’assemblea dei soci.
Un’eredità pesante
La nomina è arrivata nello stesso giorno dell’approvazione del bilancio 2024, che mostra segnali timidi di ripresa ma ancora molte ombre. La società chiude con una perdita di 11,6 milioni di euro, migliorando però di quasi 2 milioni rispetto alle stime iniziali. Il patrimonio netto resta positivo, a 4,2 milioni. Numeri fragili, ma meno drammatici del previsto.
A fotografare lo stato dell’arte è stata Manuela Cacciamani, amministratore delegato da luglio 2024. Durante l’assemblea, non ha nascosto la sorpresa (amara) trovata al suo arrivo:
“Mi aspettavo una società in salute, ma mi sono ritrovata con oltre 21 milioni di euro di perdite ereditate e una cassa negativa. La realtà era molto diversa da quella raccontata all’esterno.”
Il rilancio in sei mesi
Cacciamani ha poi illustrato le contromisure adottate negli ultimi mesi del 2024:
Tagli strutturali per oltre 5 milioni di euro
Ricavi migliorati di 1,2 milioni
Commesse rilanciate
Un Piano Industriale 2025–2029 con obiettivi chiari: ricavi a 51,9 milioni e 9 teatri operativi entro il 2026.
Il bilancio evidenzia ancora le “ferite” del passato, ma la rotta – secondo l’Ad – è cambiata.
“Risollevarsi è stato durissimo, ma il CdA ha lavorato in piena sintonia. Va ringraziato, così come il Ministero della Cultura, sempre presente. Ora la parola d’ordine è qualità: è questa la chiave per tornare competitivi.”
Le sfide del futuro
Tra le priorità, c’è il rispetto degli impegni legati al PNRR, che – secondo Cacciamani – Cinecittà sta rispettando con puntualità.
Intanto, si cerca di lasciarsi alle spalle anche le scelte della precedente gestione:
“Quando sono arrivata, i contratti attivi con le produzioni erano praticamente zero, salvo un accordo con Fremantle, che però – ha spiegato – generava perdite invece che utili. Abbiamo dovuto ricominciare quasi da capo.”
Saccone al timone
Ora tocca ad Antonio Saccone guidare la nave, affiancato da un team che ha già mostrato di saper mettere mano ai conti. La sfida è chiara: ricostruire, rilanciare, ridare smalto a Cinecittà, simbolo di un’Italia che produce, crea e sogna. E che, come nel miglior cinema, ha ancora tutte le carte per un grande ritorno di scena.
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