Società

Ansia da rientro scolastico: cinque strategie per affrontare serenamente il nuovo anno

Con l’avvicinarsi del suono della campanella scolastica, migliaia di studenti si preparano ad abbandonare la routine estiva per tornare tra i banchi. MyEdu, casa editrice digitale specializzata nella didattica per la scuola primaria e secondaria di primo grado, insieme alla pedagogista Barbara Urdanch, formatrice dell’Associazione Italiana Dislessia, ha elaborato una guida pratica per accompagnare bambini e genitori verso un rientro il più possibile sereno.

Il primo passo fondamentale consiste nell’identificare il proprio stile di apprendimento, ovvero “l’approccio preferito da una persona, il suo modo tipico e stabile di percepire, elaborare, immagazzinare e recuperare le informazioni”. Secondo l’esperta, esistono diverse modalità: lo stile visivo verbale per chi impara meglio leggendo e prendendo appunti, quello uditivo per chi predilige filmati e letture a voce alta, e lo stile visivo non verbale basato su immagini e grafici. “Bisogna tener conto delle caratteristiche di apprendimento di ciascuna e ciascuno, fare attenzione ad eventuali fragilità come una memoria di lavoro più fragile o una faticosa velocità di elaborazione, come nel caso dei disturbi specifici dell’apprendimento, sottolinea Urdanch.

Metodologie personalizzate e organizzazione del tempo studio

Una volta individuato lo stile più funzionale, diventa cruciale sviluppare un metodo di studio personalizzato che superi il tradizionale “leggere, ripetere e memorizzare”. I dati dell’Osservatorio MyEdu, condotto con BVA Doxa su un campione di 4.761 genitori, confermano questa esigenza: il 62,8% delle famiglie con figli alle medie e il 57,9% di quelle con bambini alle elementari desidera che i propri figli adottino strategie di studio adeguate alle loro specifiche necessità.

L’organizzazione del tempo rappresenta il terzo pilastro per un apprendimento efficace. La pianificazione settimanale permette di definire le priorità, gestire l’ansia e ritagliare spazi per le attività extrascolastiche. La strategia suggerita prevede di esaminare i compiti assegnati durante il weekend, individuare verifiche e interrogazioni, preparare una tabella con le attività sportive e di svago, sfruttando i pomeriggi liberi per anticipare i lavori più impegnativi. “Lavorare un pochino tutti i giorni, come negli allenamenti sportivi, ha un’efficacia migliore di una sola sessione di studio prolungata”, precisa la pedagogista.

Strumenti digitali e ludodidattica per un apprendimento inclusivo

Le tecnologie digitali e gli strumenti compensativi costituiscono risorse preziose per rendere lo studio meno faticoso e più coinvolgente. L’utilizzo di contenuti interattivi come video, mappe, colori, audio e collegamenti favorisce la comprensione di concetti complessi, risultando particolarmente efficace per le persone con caratteristiche neurodivergenti.

Il ripasso può avvenire anche attraverso esperienze di vita quotidiana, come fare la spesa esercitandosi in addizioni e sottrazioni, o mediante la ludodidattica. “Grazie a stimoli multisensoriali, attività cooperative e contesti motivanti, la ludodidattica crea un ambiente di apprendimento efficace, divertente e inclusivo”, spiega Urdanch. L’obiettivo finale, raggiunto attraverso la corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia, deve essere quello di “dare a tutte e tutti le stesse possibilità verso il traguardo dell’apprendimento”, conclude l’esperta, ribadendo l’importanza di valorizzare le peculiarità individuali per sviluppare l’autonomia durante il percorso scolastico.


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