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>>>ANSA/Salvini con i Patrioti alla ‘Pontida europea’ in Francia – Altre news

(di Marcello Campo)
Un anno dopo “l’ondata
sovranista” dell’ultimo voto europeo, i leader Patrioti si danno
appuntamento, su invito del Rassemblement National, a una
kermesse di popolo, nei pressi di Mormant-sur-Vernisson. Nei
pressi di questo centro rurale di 130 anime, a sud di Parigi, su
un pratone messo a disposizione da un grande elettore locale,
sono attesi circa 6000 militanti per celebrare quella che hanno
battezzato “La Festa della vittoria”.

   
Sarà una sorta di “Pontida europea”, a metà tra una
manifestazione politica e una sagra di Paese, con comizi ma
anche musica e punti di ristoro con prodotti locali. E sarà
anche l’occasione per rinnovare la sfida a Bruxelles, ancora
ingabbiata, a loro dire, “dalla burocrazia e dall’ideologia
della sinistra, dalla cultura woke e dalla follia del Green
Deal”. All’ultimo mega raduno di Madrid, a febbraio, Trump si
era insediato da poco e la parola d’ordine di Orban, Le Pen e
Salvini, era stata “Make Europe Great Again”. L’appuntamento
francese cade, invece, in un momento in cui il trumpismo è
scosso dalla rottura con Elon Musk. E anche i difficili
negoziati sui dazi rischiano di incrinare l’immagine del tycoon
americano agli occhi degli elettori europei, compresi quelli che
l’anno scorso tributarono un grande successo ai Patrioti Ue.

   
Detto questo, si prevede che i toni saranno i soliti, tra
sfida tenace e fiducia incrollabile nel futuro. E potrebbe
essere rilancia la road map descritta da “Il Grande Reset:
ripristinare la sovranità degli Stati membri nell’Unione
Europea”, dal titolo di un recente report elaborato da alcuni
think tank sovranisti, tra cui il centro studi ungherese Mathias
Corvinus Collegium e il polacco Ordo Iuris Institute. Uno studio
che esplicitamente, pur di uscire dallo status quo in cui versa
l’Europa, propone o di smantellare l’Unione europea o di
immaginarne una versione mini, assolutamente rispettosa delle
sovranità nazionali e con competenze comuni ridotte all’osso.

   
Intanto, in questa regione dove Le Pen ha ottenuto alle
ultime elezioni un plebiscito, fervono i preparativi tra
eccezionali misure di sicurezza. Sono infatti previste nei
paraggi alcune contro-manifestazioni di protesta ad opera della
sinistra e dei sindacati.

   
Il programma prevede, a partire da mezzogiorno, gli
interventi dei diversi leader provenienti da 12 Paesi, tra cui
quello del vicepremier Matteo Salvini, del premier ungherese
Viktor Orbán, del presidente del partito dei Patrioti Ue, lo
spagnolo Santiago Abascal. Il leader olandese Geert Wilders sarà
collegato da remoto. Infine le conclusioni affidate ai padroni
di casa Marine Le Pen e Jordan Bardella, impegnati in prima
linea per cacciare il prima possibile Emmanuel Macron
dall’Eliseo.

   

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