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>>>ANSA/Il monde piange Francesco, ‘la sua voce per gli ultimi’ – Altre news

(di Michele Esposito)
Donald Trump, Ursula von der
Leyen, Vladimir Putin, Volodymyr Zelensky: un mondo mai come
negli ultimi anni segnato da guerre e barriere è tornato ad
unirsi in nome Francesco. Sin dai primi minuti, quando la
notizia della morte del Papa ha cominciato a rimbalzare nei
quattro angoli del globo, una voce pressoché unica, intrisa di
commozione, si è levata per il “Papa degli ultimi”, per il
vescovo di Roma “che ha lottato per un mondo più giusto”. E
forse, anche dopo la sua dipartita, Francesco potrebbe dare un
ultimo contributo alla pace: riunendo i leader mondiali in
occasione dei suoi funerali.

   
Le esequie dovrebbero tenersi entro questa settimana. Decine
di capi di Stato e di governo si recheranno in Vaticano. E la
complicata situazione geopolitica mondiale rende il puzzle delle
partecipazioni più complesso rispetto al passato. Basti pensare
che i funerali del Papa potrebbero essere la prima occasione per
lo sbarco di Trump in quell’Europa che, sin da quando il tycoon
è alla Casa Bianca, è stata a dir poco maltrattata dagli Usa.

   
“Non so se andrò ai funerali”, ha detto il presidente americano,
che – nonostante anni di rapporti difficili – ha omaggiato il
Pontefice ordinando le bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici
federali. “Che riposi in pace, Dio lo benedica”, sono state le
sue parole. Una visita di Trump in Vaticano, inevitabilmente,
avrà contorni che vanno ben oltre la religione. Potrebbe essere
la prima chance di uno scambio con Ursula von der Leyen: i due
non si sono mai neanche messaggiati, divisi dalla guerra dei
dazi e dalle diverse strategie sul futuro dell’Ucraina. Potrebbe
essere l’occasione, quindi, di un primo dialogo con il Vecchio
Continente in vista di quel summit tra Ue e Usa venuto fuori
dopo la missione di Giorgia Meloni alla Casa Bianca ma con
contorni ancora indefinibili.

   
A tal proposito, altrettanto delicato sarà lo schema delle
presenze russe e ucraine. “Ha pregato per la pace e per gli
ucraini. Memoria eterna!”, ha ricordato Zelensky. Ma, a
testimonianza del lavoro di mediazione del Pontefice (a volte
oggetto di attacchi politici), anche Putin ha dedicato parole di
grande considerazione per Bergoglio. “E’ stata una persona
straordinaria”; ha sottolineato lo Zar mentre il Cremlino ha
voluto rimarcare che, tra Putin e il Pontefice, “c’era grande
rispetto reciproco”. E Mosca ha anticipato che il metropolita
Antonij, a capo del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche
esterne del Patriarcato di Mosca, guiderà la delegazione
ortodossa a Roma. Il cordoglio del mondo per Francesco ha
offuscato le critiche che, dal conservatorismo cattolico –
europeo e soprattutto americano – sono giunte negli anni al suo
Pontificato. Restando Oltreoceano, c’è un’ America che piangerà
per giorni il Papa argentino, quella del Sud. Al di là
dell’omaggio del suo Paese d’origine – Javier Milei ha già fatto
sapere che sarà a Roma per i funerali – il presidente
brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, ha decretato sette giorni
di lutto. In Cile i giorni di lutto saranno tre, mentre perfino
il chavista Nicolas Maduro ha ricordato come Francesco fosse “un
amico del Venezuela”.

   
Da Emmanuel Macron a Viktor Orban, i leader europei hanno
omaggiato Francesco con una sola voce. “Voleva che la Chiesa
portasse speranza ai poveri”; ha ricordato il presidente
francese. “La sua eredità ci guiderà a un mondo più giusto”, ha
sottolineato von der Leyen. “E’ stato il Papa del popolo”, ha
chiosato la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola. Il
lavoro di Bergoglio per la giustizia sociale, per la pace, per
gli umili è stato sottolineato da Berlino a Madrid fino a
Varsavia. “Ha promosso un mondo più equo”, ha rimarcato, da
Londra, Keir Starmer. L’impegno per l’inclusione è invece stato
al centro del ricordo di Paesi africani come Kenya e Sudafrica.

   
Silente la Cina. Tra Pechino e la Santa Sede non ci sono
rapporti diplomatici formali e il riconoscimento di Taiwan – che
ha decretato due giorni di lutto e manderà una delegazione ai
funerali – da parte del Vaticano ha complicato ancor più le
relazioni. La notizia della morte del Papa è comparsa però sui
media statali cinesi. A testimonianza, degli sviluppi positivi
che il Pontificato di Bergoglio ha impresso ai rapporti tra
Pechino e la Santa Sede.

   

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