>ANSA-BOX/ Meno dazi sul Parmigiano, tavolo vino a Palazzo Chigi – Mondo Agricolo
(di Elisabetta Guidobaldi)
Il Parmigiano Reggiano non solo non
avrà un aumento dei dazi, ma beneficerà di una riduzione
passando dal 25% (la somma delle tariffe pagate dagli anni ’60 e
con quelle che si sono aggiunte dall’aprile scorso) al 15% in
base alla quota dell’accordo Usa-Ue. Anche se, come riporta il
Messaggero citando fonti autorevoli, addirittura potrebbe
portare a casa l’azzeramento perché “l’Italia sembrerebbe averla
spuntata sui formaggi a pasta dura”. Niente eccezioni invece,
riporta il quotidiano romano, per mozzarella, gorgonzola,
burrata e stracchino, mentre pasta e olio d’oliva sembrano
vicini al traguardo esenzioni.
Meno facile la partita per il vino. Il governo ha convocato
tutto il sistema produttivo di settore domani a Palazzo Chigi.
Ci saranno il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollorigida, i
ministero delle Imprese e della Salute e la presidenza del
Consiglio; per la filiera del vino Alleanza Cooperative
Agroalimentari, Assoenologi, Cia-Agricoltori Italiani,
Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini e Unione Italiana
Vini. Partecipano anche Coldiretti e il presidente di
Veronafiere Federico Bricolo, come Vinitaly quale player per la
promozione.
Un tavolo, ha detto Lollobrigida annunciando la riunione nei
giorni scorsi, nel quale si parlerà anche di dazi ma in cui si
vuole affrontare la questione nel suo complesso come strategia,
dalle logiche di mercato a quelle di comunicazione.
E proprio sulla spinta alla promozione punta l’Unione
Italiana Vini che non chiede ristori ma interventi specifici
“affinché il pedale dell’acceleratore sugli investimenti sul
mercato americano non si fermi. Sarà fondamentale premere sulla
promozione diretta e indiretta coordinata con le imprese, in
primis nel mercato americano, per sostenere i brand in un
contesto di aumento generale dei prezzi e dei costi – dice
all’ANSA il segretario generale Paolo Castelletti, alla vigilia
della riunione. Anche il mercato Ue e nazionale dovranno essere
presidiati. Nel frattempo, è essenziale lavorare sulla
diversificazione e sugli accordi di libero scambio, Mercosur in
testa, che ci auguriamo possa essere approvato a breve”.
Campagna istituzionale a tutela del settore vitivinicolo e
del consumo responsabile e per la difesa reputazionale del
prodotto per Fedagripesca Confcooperative il cui presidente,
Raffaele Drei, intende chiedere al governo misure compensative
anche attraverso lo snellimento normativo o il rinvio di
normative che dal 2026 aggraveranno la vita di migliaia di
aziende agricole. Necessari i ristori per Cia Agricoltori
Italiani, reperiti da fondi comunitari non interamente spesi o
da risorse straordinarie. Serve anche una comunicazione
innovativa che guardi ai giovani.
Secondo l’Uiv, i danni dei dazi al 15% peseranno sul settore
vino per 317 milioni di euro nei prossimi 12 mesi. Moscato
d’Asti, Pinot grigio e Prosecco i più esposti. Preoccupazioni
anche in Franciacorta, per cui il 13% dell’export complessivo è
in Usa. Il mercato americano del vino vale per l’Italia 2
miliardi di euro sugli 8 miliardi di export nel mondo.
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