Sicilia

Anna, la “Vera Baddie” del rap, stasera a Catania

Icona della GenZ, oltre 7 miliardi e mezzo di stream. “Arrivo dal nulla, dalla mia cameretta”

Ed eccola finalmente a Catania l’artista “Vera Baddie” che ha conquistato pubblico e classifiche. La cattiva ragazza Anna che canta quello che le sue coetanee vogliono sentire, in cui si riconoscono, si identificano, che forse è il loro vero sogno proibito nell’adolescenza inquieta e perigliosa dei nostri anni. La piccina che diventa stella scrivendo canzoni nella sua cameretta ed è una dura, proprio come i maschi. E soprattutto una ragazza libera, ancora oggi un traguardo difficile da agguantare.

Trovarsi, capire chi si è e cosa si vuole. Lei nelle interviste ribadisce: «Io sono vera, nessuno mi scrive le cose a me. E tante ragazze si rivedono perché ho atteggiamenti normali, non sono irraggiugibile».  Nei suoi testi, come “Miss impossible”, canta di amori tossici – «è la storia di una mia amica, a volte nella coppia l’amore è tossico per colpa di entrambi, ma sento che tante ragazze possono rivedersi» – lei che invece sogna, in “Amore da piazza”, una storia normale (ragazze, ma esiste?). Nei suoi brani c’è la sua adolescenza, ha detto più volte.

Non si resiste alla favola di chi ce la fa da solo. «Io arrivo davvero dal nulla, dalla mia cameretta in una città della Liguria dove non hai molti agganci. È stato un percorso un po’ particolare, di cui però vado molto fiera», racconta. «C’è una responsabilità in quello che ho ottenuto e che rappresento, come artista e come donna perché penso di avercela fatta da sola. Non importa da dove vieni, ma se ci credi puoi andare dove vuoi», sottolinea da power woman. 

In più c’è il riscatto femminile, l’essere portabandiera della voglia di emergere di tante giovani donne, ancora schiacciate dal club dei maschi, pronti a fare squadra, spogliatoio, comunella, quando serve. «In Italia dobbiamo ancora fare lo step in cui si normalizza il rap femminile. In America le tipe rappano e spaccano, da noi non vengono prese seriamente quanto i maschi. Infatti, io mi sbatterò per far diventare mainstream il rap femminile in Italia, voglio fare di tutto per fare strada alle future rapper e non voglio che passino quello che ho passato io».

Anna è in concerto stasera alla Villa Bellini di Catania, unico appuntamento siciliano del VB Summer Tour, inserito nel cartellone del Wave Summer Music, il Festival itinerante promosso da Giuseppe Rapisarda Management e fa parte del Catania Summer Fest, la rassegna del Comune di Catania. 

Anna Pepe (nomen omen, dicevano i latini, “nel nome un destino”, e non è una ragazza peperoncino?) è nata  il 15 agosto 2003 e si avvicinata al mondo della musica fin da piccola grazie al padre dj e allo studio del pianoforte. Nel 2018 inizia a pubblicare sul web alcuni freestyle, esordisce nel 2020 con “Bando” ed è la rapper più giovane ad aver raggiunto al prima posizione  della Top singoli Fimi.

I suoi numeri fanno paura, sono tutti “oltre”: oltre 2 milioni e 500 mila copie certificate Fimi, oltre 7 miliardi e mezzo di stream, oltre 4 milioni di copie certificate in Italia, 41 dischi di Platino e 9 dischi d’Oro, oltre 2 milioni e 300 mila followers su Instagram e due milioni e 900 mila followers su TikTok. Aveva solo 16 anni quando è esplosa con “Bando” – «Quando ho iniziato a fare i pezzi nessuno mi prendeva sul serio, anzi bullismo totale» – e oggi che ne ha quasi 22 è la rapper più celebre d’Italia, tosta e provocante, premiata da Billboard Italia come “Donna dell’anno”,  e poi nel marzo scorso ai “Billboard Women In Music Awards” a Los Angeles accanto alle star internazionali per ricevere il premio “Global Woman of the Year – Italy”.

«Non c’è nessuno che può domare una leonessa», canta in un verso di “Désolée” (è del segno del Leone), mentre nel video si diverte in una casa con le amiche tra trucchi, peluche e profumi. Tosta sì, ma sempre una ragazza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA




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