Scienza e tecnologia

Android XR tratterà i visori come se fossero telefoni, almeno per le fotocamere: cosa significa per le app

Gli sviluppatori che stanno preparando le loro app per la piattaforma Android XR tirano un sospiro di sollievo: Google ha confermato che potranno accedere alle fotocamere dei visori VR.

Cosa significa? Su un telefono, le app possono richiedere il permesso per accedere alle fotocamere, posteriori e frontale, per effettuare le loro operazioni. Ma con i visori la questione è un po’ più complessa. 

I visori per la realtà virtuale / mista come i dispositivi Android XR in arrivo sono dotati di un set di fotocamere che vengono utilizzate per mostrare il mondo esterno senza doverli togliere e per interagire con le app tramite la realtà aumentata

All’inizio, i produttori di visori (ai tempi del Vive Focus, parliamo del 2019) consentivano l’accesso delle fotocamere alle app, ma poi si sono accorti che c’era un enorme rischio per la privacy. Un malintenzionato avrebbe potuto accedere all’ambiente circostante e recuperare informazioni personali dell’utente, come foto delle persone e dei documenti di identità o di numeri di carte di credito.

Quindi l’hanno bloccato, ma gli sviluppatori hanno bisogno di questa funzionalità per le applicazioni di realtà aumentata. Come risolvere il problema? Come riportato da SkarredGhost e da Android Authority, Google ha risposto ai timori degli sviluppatori confermando che Android XR in questo senso tratterà i visori come se fossero telefoni. 

Questo significa che le app che vorranno accedere alla fotocamera rivolta verso l’esterno dovranno chiedere il permesso all’utente, che dovrà concederlo. 

C’è poi il nodo della fotocamera selfie, che non è presente nei visori. In questo caso le app avranno accesso a un feed in tempo reale dell’avatar dell’utente, come avviene per Vision Pro di Apple.  

Questo significa che Android XR funzionerà come Android per le app fotocamera, e garantirà che le app per Android funzionino senza problemi, accedendo alle stesse API Camera2 e CameraX. 

Nondimeno, l’accesso delle app non sarà completo: le app potranno accedere solo ai dati “standard”, il che significa un solo feed per il mondo reale e uno per l’avatar.

Una soluzione non troppo diversa da quella adottata da Meta nella piattaforma Horizon OS. 

A questo punto possiamo immaginarci che Android XR avvertirà gli utenti che un’app sta accedendo alla fotocamera come avviene per Android, con un indicatore luminoso nella barra di stato.


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