Android 16 QPR2 inaugura il nuovo ritmo di update a beneficio di tutti gli smartphone, non solo dei Google Pixel
Il nuovo aggiornamento di Android 16 QPR2 segna un cambio di passo per il sistema operativo di Google. L’azienda avvia infatti una fase in cui gli update non seguono più il ciclo annuale, ma arrivano con una cadenza più serrata.
La novità interessa soprattutto chi usa dispositivi Android non Pixel, spesso costretti ad attendere mesi prima di ricevere funzioni già disponibili sui modelli Google.
Sia chiaro fin da subito: Android 16 QPR2 non è una rivoluzione, ma il suo valore reale riguarda il cambio di strategia. Il pacchetto introduce estensioni a notifiche, icone e schermate di chiamata, ma soprattutto avvia un ciclo di aggiornamenti destinato a diventare più frequente.
Google aveva annunciato questo nuovo modello già a ottobre 2024, spiegando che aggiornamenti di piattaforma più ravvicinati permettono agli sviluppatori di integrare funzioni recenti con maggiore rapidità. Il precedente schema annuale spesso lasciava i produttori terzi in attesa, creando una forte distanza tra i Pixel e il resto del mercato.
Il nuovo percorso di aggiornamento si basa su due lotti di rilasci SDK ogni anno e sullo spostamento in avanti delle versioni principali. Android 16, ad esempio, è arrivato nel secondo trimestre invece che nel terzo. A questo si aggiungono i tradizionali update trimestrali dedicati alle funzioni di sistema.
L’obiettivo dichiarato di Google consiste nel garantire più tempo ai produttori per preparare i loro dispositivi all’ultima versione di Android. I Pixel continuano a ricevere gli update per primi, ma la finestra tra i vari modelli dovrebbe ridursi e favorire una diffusione più ampia delle nuove API.
In uno scenario in cui ogni ritardo limita l’adozione delle funzioni più recenti, un ciclo più rapido potrebbe alleggerire parte della frammentazione storica di Android. Resta comunque da osservare quanto i vari produttori riusciranno ad allinearsi a questo nuovo passo, ma per ora tutto fa ben sperare, almeno per quanto riguarda i maggiori player come Samsung.
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