Società

Andrea Giambruno rompe il silenzio prima del ritorno in tv: «Da quando sono diventato padre molte cose mi commuovono. Sono da sempre contrario al politicamente corretto, e ne ho pagato le conseguenze»

Dopo un lungo periodo di silenzio, Andrea Giambruno si racconta in un’intervista esclusiva al canale Youtube La casa rossa di Francesca Verdini, la compagna di Matteo Salvini. «Da un punto di vista professionale ho tanti obiettivi, da un punto di vista personale sono una persona realizzata, non mi manca nulla», dice Andrea Giambruno, giornalista e conduttore pronto per tornare in televisione a quasi due anni dall’ultima volta. Si scioglie quando parla di sua figlia Ginevra, avuta con la presidente del consiglio Giorgia Meloni – «Prima i bambini non mi commuovevano, ma non per questo sono un bruto, un orco che mangia i bambini. Una volta diventato padre, molte cose mi commuovono» – e svela i tanti lavori che ha fatto per tirare a campare – «Ho fatto tutto: cameriere, barman, ho lavorato nelle discoteche… Ho fatto qualsiasi lavoro possibile e immaginabile, ho lavorato in pizzeria…».

Andrea Giambruno

Alessandra Carli / LiveMedia / ipa-agency.net

Poi, dopo uno stage in una piccola tv locale, Andrea Giambruno diventa giornalista («Da sempre ho voluto fare questo»), con due «padri» professionali: Vittorio Feltri, un «non plus ultra», uno che «già anni fa andava contro il politicamente corretto»; e Paolo Del Debbio, un altro che «rifugge dal pensiero unico dominante». Proprio su questo tema Giambruno sceglie di non nascondersi, anzi: «Ho un pessimo rapporto con il politicamente corretto. Penso di essere la persona per antonomasia che va da sempre contro il politicamente corretto, e penso ne abbia pagate anche le conseguenze».

IMMAGINE PUBBLICATA SU INSTAGRAM DA GIORGIA MELONI.

IMMAGINE PUBBLICATA SU INSTAGRAM DA GIORGIA MELONI.FOTOGRAMMA / ipa-agency.net

Non ama i social, Andrea Giambruno – «Non penso che sia di interesse vedere che Andrea è andato a mangiarsi la pizza» -, ma apprezza alcuni degli idoli musicali dei più giovani come Achille Lauro: «Lo sto scoprendo adesso, è un grande performer». Nella sua playlist preferita ci sono, però, anche i Queen e Coldplay, mentre i libri da tenere sul comodino sono due: Il piacere di Gabriele D’Annunzio («Entusiasmante, mi è piaciuto tantissimo») e Disobbedisco di Giordano Bruno Guerri, che «servirebbe a molti per farsi una cultura su certe tematiche».


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »