Ancona piange Stefano Foresi, l’assessore del popolo: «Un politico di razza»
ANCONA Le caratteristiche del supereroe le aveva tutte. Dove c’era un’emergenza, lui era presente. Pronto a risolvere i problemi con il superpotere della conciliazione. Era in grado di sostenere due conversazioni telefoniche nello stesso momento: memorabile lo scatto che lo ritraeva in Comune con i due telefoni cellulari portati alle orecchie intento ad arginare chissà quale criticità. Aveva anche la stazza del supereroe: un omone alto e grosso, dalla fisicità accogliente e protettiva. Ma a differenza dei supereroi, Stefano Foresi non aveva nemici. Ed è ampiamente dimostrato dall’ondata di affetto che ha travolto la sua famiglia ieri, nel giorno della sua scomparsa.
La commozione
Tutta la città si è stretta attorno alla figura dell’ex assessore scomparso ieri mattina a 76 anni a causa di un male incurabile. Fino a circa due mesi fa non ha voluto far mancare la sua presenza sui banchi del consiglio comunale dove in forze al Partito Democratico sedeva sugli scranni riservati alla minoranza politica nell’attuale legislatura. In quell’aula, che oggi ospiterà la camera ardente (dalle 12 alle 20), ha sempre dimostrato la sua più grande dote: saper fare politica, anche all’opposizione, senza mai alzare i toni. Ma con un approccio costruttivo e inclusivo. Ad inizio giugno, poi, le dimissioni per il peggioramento delle sue condizioni di salute. Ieri mattina la notizia della sua morte è rimbalzata nel web unendo in un unico coro le tante persone che hanno incrociato la propria strada con la sua. «Politico di razza e amministratore sensibile e sempre leale» lo definisce il sindaco Daniele Silvetti. «Grazie di cuore per quanto ci hai insegnato, ciao Stefano». «Amava Ancona come si ama qualcosa di intimo e familiare – ricorda il presidente del consiglio comunale, Simone Pizzi – la conosceva strada per strada, voce per voce, bisogno per bisogno. E correva letteralmente ovunque ci fosse un problema. Che fosse giorno, sera o notte: lui c’era». Questo era ed è stato Stefano Foresi. Colui che l’assessore Angelo Eliantonio non esita a definire «una brava persona, a cui non puoi non volere bene anche quando sei in disaccordo». E a lui ha voluto rivolgere l’ultimo saluto restituendogli quella fascia che ha indossato con grande passione per 10 anni nella giunta Mancinelli: «Ciao assessore».
Lo sgomento
Il dolore è forte soprattutto tra coloro che hanno condiviso un lungo percorso di militanza politica al suo fianco: «Mi ha insegnato tanto e ne abbiamo fatte tante di cose insieme per la città», è il ricordo commosso della capogruppo Pd Susanna Dini. L’impegno di Foresi nell’amministrazione pubblica è cominciato nel 2001 in veste di presidente della II circoscrizione, quella del Piano. Il suo quartiere (generale). Dove fino al 2013 ha lavorato con grande dedizione per favorire l’inclusione sociale. Quel quartiere domani alle 9 nella parrocchia dei Salesiani gli tributerà l’ultimo saluto.