Ancona, lunedì il piano di risanamento Conerobus, poi l’orario invernale: «Corse ottimizzate»
ANCONA – Ancora alta la tensione in Conerobus, specie dopo la decisione dei sindacati di troncare i rapporti con l’azienda e andare verso lo sciopero.
Le partite
Ed è in questo clima tutt’altro che sereno che stanno per chiudersi due partite di importanza capitale per la partecipata del trasporto pubblico anconetano. «Lunedì incontrerò i vertici aziendali, ho convocato io la riunione perché desidero conoscerne i contenuti» anticipa il sindaco Daniele Silvetti. Sull’agenda, l’impegno è segnato per le 9 del mattino. «Il primo appuntamento del giorno e della settimana» fa notare Silvetti, come a dimostrare l’importanza dell’affare e del piano di risanamento. L’altro fronte, ancora più immediato, è quello del servizio invernale. Il prossimo 13 settembre, infatti, cesserà d’essere valido l’orario estivo entrato in vigore il 9 giugno e che tanti tagli di corse e disagi ha provocato all’utenza in questi pochi mesi. I dettagli del nuovo orario verranno resi noti con una conferenza stampa martedì 9 settembre ma il leitmotiv della riforma può anticiparlo già il presidente di Conerobus Italo D’Angelo. «Sì, nei nuovi servizi abbiamo rivisto degli orari ma non abbiamo effettuato grossi cambiamenti» mette le mani avanti. Confermando però come si sia andati a «rimodulare alcune corse». Perché «se ci sono autobus che girano vuoti, allora andiamo a risparmiare su quelle corse» è la filosofia di D’Angelo.
Quanto al piano di risanamento, il presidente ci tiene a rassicurare i lavoratori: «La parola “licenziamento”, qui dentro, non esiste. Non è mai stata formulata». Questo per dissipare le voci che volevano parte del progetto di risanamento incentrato su di una riorganizzazione del personale. Che ci sarà, ma non saranno le proverbiali lacrime e sangue. «Ci sarà il turnover del personale» prosegue D’Angelo. Quello dovuto ai pensionamenti, per inciso. E sarà sulle sostituzioni, quindi sulle nuove assunzioni, che si andrà a ragionare. «Assumeremo cum grano salis, se ci servono gli autisti, prenderemo loro e non degli impiegati» dettaglia il presidente. Da tempo, infatti, l’azienda dice di soffrire un numero troppo elevato di colletti bianchi rispetto alle sue necessità, mentre di conducenti ce ne sono sempre meno di quanti ne servirebbero. Insomma, per D’Angelo ogni allarmismo «non è giustificato, anzi è strumentale». Sulla stessa linea d’onda Silvetti, che si dice deluso dalle uscite dei sindacati delle scorse ore. «Non ho capito su che base fondano le loro agitazioni» rileva, facendo notare come il piano di risanamento non è stato ancora condiviso con nessuno. Il primo cittadino, quindi, invita alla cautela. Dice: «Certe uscite dei sindacati non fanno bene all’azienda, non sarei tranquillo a fare a cuor leggero certe dichiarazioni». All’utenza, invece, si rivolge D’Angelo. Sui nuovi orari assicura: «Potete stare tranquilli, ci saranno delle variazioni minime. Una ottimizzazione». Si spera, diversa da quella estiva. Che i suoi frutti, purtroppo, li ha già dati.