Ancona, baby criminali, riapre il Centro di prima accoglienza. La la procuratrice: «Scelta pericolosa e inquietante»
ANCONA – «Una scelta inquietante e pericolosa». Non usa mezzi termini la procuratrice dei minori Cristina Tedeschini per commentare la scelta del Ministero di riaprire ad Ancona – in tempi record – il Centro di prima accoglienza (Cpa) di via Matteotti. Si tratta di una struttura, collegata al tribunale dei minori, che ospita fino all’udienza di convalida i ragazzi arrestati o fermati.
Il dirottamento
Il nostro Cpa è chiuso dal gennaio del 2024 per problemi di sicurezza, emersi anche dopo i danni causati da un giovane che era riuscito a dare fuoco alla stanza dove era stato collocato. Il centro dovrà riaprire, come stabilito dal decreto ministeriale del 24 febbraio, il primo aprile. E qui confluiranno i baby detenuti (maschi, perché le femmine verranno dirottate a Firenze) dell’Emilia Romagna. Al Cpa di Bologna, infatti, urgono i lavori di ristrutturazione e la struttura non potrà essere utilizzata. Di qui, lo switch. Il decreto è valido tre mesi, salvo possibili (e concrete) proroghe. I numeri: nel 2024 sono stati 4 i minorenni di competenza della procura dorica che sono stati trattati dal Cpa bolognese. L’Emilia Romagna ne ha presi in carico 139. Numeri che spaventano. «L’idea di poter far confluire qui più ragazzi contemporaneamente senza correre grandi rischi per la sicurezza del personale, della Polizia penitenziaria e dei minori stessi, mi sembra frutto di una scelta poco conveniente» afferma la procuratrice. Che incalza: «Corriamo un pericolo potenzialmente grandissimo, anche perché il nostro Cpa è in pieno centro storico e non è stato realizzato per ospitare i flussi che invece gestisce l’Emilia Romagna». Altra criticità: «Ad Ancona non abbiamo un istituto penitenziario minorile, se dovesse succedere qualcosa, dove dovremmo mandare i ragazzi?». Sulla struttura sono in corso i lavori di adeguamento. Ha due stanze: in una andranno i letti a castello per ospitare quattro giovani, nell’altra ci saranno due letti e una brandina. Sette posti in tutto. «Ma, ad oggi, il cronoprogramma tracciato dal Ministero non sembra realistico». Anche perché l’immobile è vecchio, fatiscente e vanno rivisti anche gli impianti. Ancora Tedeschini: «Mi sembra che il problema sia stato sottovalutato. La collocazione è inquietante e non si ha chiara, a mio avviso, la tipologia del minore che viene arrestato». Spaccio, estorsioni, rapine, omicidi: «Sono soggetti pericolosi». Ne va anche dell’ordine pubblico cittadino.
I numeri
Ragiona sui numeri anche il presidente della Camera minorile dorica, l’avvocato Andrea Nobili: «Fino al 15 marzo 2025 il Cpa di Bologna ha trattato 25 ingressi. Ancona, zero. Saremo in grado di far fronte a questa situazione, guardando alla differenza dei flussi? La preoccupazione non è solo per gli operatori della giustizia minorile, ma anche per i ragazzi arrestati: bisogna fare molta attenzione affinché i loro diritti siano tutelati in una fase molto delicata della loro vicenda giudiziaria».