Anche Lido Tre Archi ora ha la sua panchina rossa contro la violenza di genere
FERMO – Il Prefetto, in occasione di questa Giornata e come segno di ulteriore partecipazione ed adesione, ha disposto che sia fatto illuminare di rosso il cortile interno alla Prefettura fino al 30 novembre.
Celebrata anche a Fermo oggi, 25 novembre, la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, con un’iniziativa fortemente voluta dal Prefetto di Fermo, dott. Edoardo D’Alascio, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Fermo – Assessorato alle Pari Opportunità, della Provincia di Fermo, della Casa di Reclusione, del Centro Antiviolenza “Percorsi Donna” di Fermo e della cooperativa On the Road.
A causa del maltempo, la prima parte si è tenuta all’interno del Centro Sociale Lido San Tommaso ed ha visto gli interventi istituzionali, letture e
performance teatrali. Alla presenza delle autorità militari cittadine, degli alunni dell’Iti Montani, di associazioni e cittadini, ad aprire la mattinata, a nome dell’Amministrazione Comunale di Fermo, è stato il vicesindaco Mauro Torresi che, nel portare i saluti del sindaco Paolo Calcinaro, ha fermamente condannato i fenomeni in drammatico aumento dei femminicidi, esaltando i valori del rispetto, auspicando che «tali fatti non avvengano più e che quindi non si debbano inaugurare panchine rosse per sensibilizzare sul tema».
Il Prefetto D’Alascio ha sottolineato che il contrasto alla violenza sulle donne e domestica «è un’azione che la prefettura persegue con costante impegno, anche attraverso l’attività di un Tavolo appositamente costituito». Se è vero che, come sostiene il Capo dello Stato, i prefetti sono «operatori della Costituzione», proprio in occasione come quella odierna, essi devono sensibilizzare le comunità al rispetto dei principi e dei valori posti dalla Carta Costituzionale alla base del nostro Ordinamento, come «i principi di legalità, di democrazia, di uguaglianza e, soprattutto, del fondante principio del rispetto reciproco della dignità della persona». Il Prefetto ha, poi, ricordato di aver voluto con determinazione che questa iniziativa si svolgesse nel quartiere di Tre Archi, «luogo che deve caratterizzarsi come luogo di incontro dialettico tra le diverse culture presenti; comunità verso la quale deve essere costante e condivisa l’attenzione e l’impegno sinergico dei soggetti pubblici e del privato sociale».
A ricordare che anche la panchina rossa contro la violenza di genere è stata realizzata dai detenuti della casa di reclusione di Fermo è stata la direttrice Serena Stoico che ha sottolineato come «anche quest’opera rappresenti un’ulteriore prova delle progettualità interne all’istituto penitenziario, volte ad attuare con azioni concrete l’art. 27 della Costituzione sulla rieducazione dei detenuti e possa essere uno degli emblemi del lavoro quotidiano che si porta avanti all’interno del carcere cittadino».
«La violenza di genere si combatte attraverso l’educazione ai sentimenti, l’attenzione alle emozioni, la cultura – ha sottolineato l’assessore alle Pari Opportunità Micol Lanzidei – ed è per questo che per questa giornata è stato pensato ad un programma che ha previsto momenti di riflessione attraverso le parole scritte, le parole declamate, le parole recitate, in grado di dare respiro al pensiero e di parlare di dignità e rispetto che sono l’esatto contrario del degrado emozionale e culturale alla base di fatti delittuosi così cruenti di genere».
Quindi, una fotografia del fenomeno a livello locale e delle azioni di prevenzione e di contrasto è stata “scattata” dagli interventi di Silvia Piconi (Centro Antiviolenza Percorsi Donna di Fermo) e da Andrea Fiorilli, responsabile Cuav Marche (centro uomini autori di
violenza), cooperativa On the Road. Lo spazio alla bellezza di parole, segni e gesti è stato dato alle letture in lingua sul tema a cura di Aziza Zaim, residente nel quartiere di Lido Tre Archi; alla lettura di alcuni brani tratti dal libro “Milk and Honey” della poetessa Rupi Kaur, a cura della compagnia teatrale “Il Cielo di Carta” di Gabriele Claretti, con le attrici: Francesca Belli, Federica Pepi e Federica Petrocchi, un libro non scelto a caso ma che è parte della biblioteca diffusa, progetto a Tre Archi con cui è possibile prendere a prestito testi e libri come ha spiegato Matteo Olivieri di Nuova Ricerca – Agenzia Res ed alla performance teatrale “Avviso della luna”, interpretata da Soraya Silva, tratta dall’opera poetica dell’autrice brasiliana Elisa Lucinda. Quindi, pur se con qualche goccia di pioggia, è stata svelata la panchina rossa sul lungomare di via La Malfa a Tre Archi, restaurata e tinteggiata dai detenuti della Casa di Reclusione di Fermo, dove campeggia una targa con su scritto “le nostre mani ed il nostro
impegno contro la violenza di genere”.
Il Prefetto, in occasione di questa Giornata e come segno di ulteriore partecipazione ed adesione, ha disposto che sia fatto illuminare di rosso il cortile interno alla Prefettura fino al 30 novembre.
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