Liguria

Amt, sindacati di base in subbuglio: “Servizio in sofferenza, manca personale. Buste paga poco trasparenti”


Genova. Mentre la città resta in attesa di capire quale sarà la prossima squadra di governo messa insieme dalla neo sindaca Silvia Salis, le diverse aziende partecipate dal comune attendono di capire come sarà impostato a livello pratico il loro futuro.

In prima linea sul decifrare questo futuro prossimo sono soprattutto i lavoratori, vale a dire quelli che, nei fatti, “mettono a terra” le scelte della politica. E per quanto riguarda Amt, l’azienda di mobilità e trasporti dei Genova, da tempo molti di loro rumoreggiano, chiedendo risposte ai propri vertici aziendali e alla “gerenza” politica.

In queste ore due sindacati di base e indipendenti hanno gettato il sasso nello stagno. “I problemi ci sono, ma si fa finta che non ci siano – scrive il sindacato autonomo Orsa in una nota stampa – Il servizio di Amt è in sofferenza, principalmente a causa di una carenza di personale, in particolare di autisti, dovuta ai pensionamenti recenti e programmati. Questo porta a meno bus in circolazione e a salti di turni, con un impatto negativo sulla qualità del servizio offerto ai cittadini”

“Questa la situazione ad oggi, noi che viviamo quotidianamente l’Azienda avvertiamo un certo scompenso e
sofferenza – continua la nota – aldilà dei giochi di palazzo e dei proclami elettorali poi bisogna fare i conti con i bilanci e con le politiche tariffarie che allo stato attuale paiono un pò superflue, visto che chi deve finanziarle rimane immobile. Non staremo a guardare, attendiamo risposte concrete che non siano solo esigibili”.

Dello stesso tenore il sindacato di base Cub Trasporti, che chiede maggiore trasparenza: “C’è un fatto
che noi di Cub Trasporti stiamo facendo emergere in tribunale ed è l’incomprensibilità nel decifrare le buste
paga che ogni mese l’azienda ci consegna, nemmeno i nostri consulenti, tutti professionisti esperti nel settore,
sono riusciti a venirne a capo – scrive in un comunicato stampa – per completare questo puzzle mancano sempre un paio di “tesserine” che ostinatamente Amt si rifiuta di fornire da oltre un anno che è stata da noi chiamata in causa presso il tribunale del lavoro di Genova”.

“Tutto nasce dalla sentenza del 2019 che ha stabilito il pagamento degli arretrati relative alle indennità in precedenza non completamente pagate per le giornate di ferie – spiega Luca Ardoino, rappresentante di Cub – Per Amt ci sono stati accordi di secondo livello non condivisi con lavoratori e altri sindacati se non i maggiori. E oggi ancora non riusciamo ad avere risposte in merito. Noi dipendenti, che siamo abituati a fare i conti della serva per far quadrare i bilanci familiari a fine mese, ci domandiamo se almeno negli uffici di via Montaldo ci capiscano qualcosa!
I conteggi delle buste paga sono giusti? Se per caso non lo fossero? Chi sarebbe in grado di calcolare in maniera corretta le buste paga, visto che nemmeno i consulenti sono in grado di farlo? Perché Amt si rifiuta di fornire i dati completi?”.




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