Liguria

Amt, la presidente Gavuglio rassegna le dimissioni


Genova. Amt è salva almeno fino a settembre, ma la presidente Ilaria Gavuglio e l’intero consiglio di amministrazione dell’azienda hanno dato le dimissioni, o meglio: hanno rimesso il mandato nelle mani dei soci. È l’esito dell’assemblea dei soci che ha approvato oggi le “linee guida” che mettono al sicuro stipendi e pagamenti ai fornitori per tutta l’estate, in attesa della presentazione di un piano vero e proprio che dovrà avvenire entro il 15 ottobre, mentre il Comune si impegna ad avviare una ricapitalizzazione.

Salis: “Crisi scongiurata, Amt rimarrà pubblica”

“In pochi giorni, grazie a un impegno corale di Comune, Città metropolitana e Amt, abbiamo scongiurato il rischio di una crisi aziendale che avrebbe potuto incidere sul salario di 3mila lavoratori e sulla regolarità del servizio di trasporto pubblico nell’intero territorio genovese. Ringrazio la presidente e direttore generale di Amt, Ilaria Gavuglio, e tutto il Consiglio di amministrazione per la disponibilità dimostrata rimettendo il loro mandato nelle mani dei soci. Ne prendiamo atto e convocheremo rapidamente il coordinamento dei soci dell’azienda per assumere le determinazioni conseguenti“. Così la sindaca di Genova e della Città metropolitana, Silvia Salis, al termine dell’assemblea dei soci di Amt, a cui ha partecipato assieme al vicesindaco e assessore al Bilancio, Alessandro Terrile.

“Ringrazio nuovamente il cda di Amt per il lavoro svolto e per aver gestito questa delicata situazione – prosegue la sindaca – attraverso l’iniezione di liquidità necessaria da parte di Comune di Genova e Città Metropolitana e con gli accordi intervenuti con alcuni principali creditori, l’azienda può ora fare fronte agli impegni immediati. Contiamo anche sull’annunciata disponibilità di Regione Liguria ad anticipare l’erogazione dei contributi a favore del trasporto pubblico locale per poter traguardare l’approvazione del piano industriale, che sarà presentato entro il 15 ottobre”. Salis aggiunge che “le lavoratrici e i lavoratori hanno il diritto di lavorare in serenità e sicurezza. Voglio ribadire quanto già detto per tranquillizzare tutti, dipendenti e città intera: Amt resterà una società pubblica, che deve erogare un servizio pubblico di qualità“.

Il comunicato dell’azienda: “Avanti regolarmente, si chiude una fase delicata”

“Grazie all’indispensabile supporto degli enti locali e agli accordi con alcuni partner, la società ha ottenuto in breve tempo la disponibilità delle risorse sufficienti a fronteggiare l’immediata tensione finanziaria richiamata nella segnalazione e consentire la regolare prosecuzione dell’attività, ponendo le basi per la predisposizione di un piano aziendale di sviluppo che sarà sottoposto all’approvazione dei soci entro il 15 ottobre – conferma l’azienda in una nota -. Tale piano prevedrà, tra l’altro, un progressivo recupero della marginalità e un importante intervento di capitalizzazione, a sostegno dei rilevanti investimenti in cui Amt è impegnata in termini di rinnovo del parco mezzi e delle infrastrutture, al fine di garantire una sempre maggiore qualità e sostenibilità ambientale del servizio di trasporto pubblico locale”.

“Con la proficua collaborazione del Comune di Genova, della Città metropolitana di Genova e della Regione Liguria, si è chiusa una delicata fase per la società, che potrà quindi svolgere la propria missione in un contesto volto ad assicurare una progressiva maggiore stabilità a beneficio delle lavoratrici e dei lavoratori di Amt, di tutti gli stakeholder e della comunità degli utenti”, conclude Amt.

Tecnicamente non sono dimissioni, Gavuglio: “Disponibile a proseguire nell’incarico”

Tecnicamente quelle della presidente Ilaria Gavuglio e degli altri consiglieri di Amt non sono “dimissioni”, anche se in pratica hanno lo stesso effetto. “Al termine dell’assemblea, il Consiglio di amministrazione ha rimesso il proprio mandato nelle mani dei soci, lasciando agli stessi ogni decisione in merito”, spiega l’azienda. “Confermiamo la nostra più ampia disponibilità a proseguire nell’incarico per dare attuazione alle misure che sono state condivise, nell’esclusivo interesse dell’azienda e del suo sviluppo futuro”, dichiara Ilaria Gavuglio. D’altro canto è pressoché scontato che la giunta Salis abbia intenzione di procedere a nuove nomine. L’atto non coinvolge però il ruolo di direttrice generale, che Gavuglio potrebbe mantenere.

Entrate anticipate, pagamenti rimandati: così Amt si salva dalla crisi aziendale

I contenuti del piano a breve termine sono gli stessi anticipati ieri nella riunione a Tursi coi sindacati. Anzitutto sarà determinante la disponibilità dei maggiori creditori a posticipare alcuni pagamenti. Le aperture arrivano in particolare da Talea, la società di Coop che ha rivenduto ad Amt l’ex officina Guglielmetti e che deve ricevere una tranche da 3,2 milioni più Iva, e Trenitalia, che ha confermato l’impegno a non avviare alcuna azione legale per i 9,8 milioni dovuti per l’integrazione tariffaria. Inoltre Banca Ifis continuerà a finanziare l’azione nonostante la situazione in cui si trova.

“Se siamo riusciti a gestire la criticità finanziaria – riferisce Salis – è anche grazie alla disponibilità e sensibilità dimostrata dall’amministratore delegato di Trenitalia, Gianpiero Strisciuglio, che ho chiamato personalmente ieri sera a seguito dell’alert ricevuto dai nostri legali: oltre ad aver accolto la nostra richiesta di congelare le azioni di recupero del credito di 9,8 milioni di euro dovuti da Amt a Trenitalia, si è reso disponibile a un incontro a settembre in cui discutere dei rapporti tra le due aziende, in un’ottica di maggiore integrazione del trasporto pubblico locale”.

Da parte sua il Comune ha già versato 2 milioni di euro di sanzioni per i passaggi non autorizzati sulle corsie gialle e la Città metropolitana ha ribadito che verserà prima del dovuto quattro rate del contratto di servizio per circa 26 milioni di euro complessivi.

La Regione, attraverso una norma contenuta nel ddl Omnibus che verrà approvato insieme all’assestamento di bilancio, potrà anticipare il 100% dei fondi ministeriali per il rinnovo del parco mezzi. Secondo quanto riferito oggi dall’ormai ex presidente Gavuglio, questa mossa garantirebbe circa 9 milioni tra acquisto di bus elettrici e interventi sulla ferrovia Genova-Casella.

La giunta, inoltre, avrebbe pronto un ulteriore emendamento che allargherebbe ancora le maglie: nella formulazione finale la norma “autorizza tutti gli anticipi per tutto quello che dovrebbe arrivare dal ministero e non è ancora arrivato“, ha spiegato il presidente Marco Bucci a margine del consiglio. “Siamo molto alti, noi potremmo anticipare cifre superiori ai 30 milioni se riusciamo a fare tutto – ha aggiunto il governatore -. Non abbiamo problemi di cassa, i soldi vengono spesi, sono dei cittadini e tenerli lì non serve a niente”. Lunedì è previsto un incontro col Comune: “Avremo documenti che dimostrano che questi finanziamenti ministeriali li possiamo anticipare. È una buona notizia per tutti i cittadini. Sarà una norma strutturale”.

La partita più sostanziosa è quella dei 12,5 milioni attesi dal ministero dell’Ambiente tramite i bandi per il miglioramento della qualità dell’aria. Il Comune ha già anticipato 4 milioni, ma attende un’autorizzazione da parte della Regione per versare la somma restante e infondere ulteriore ossigeno alle casse di Amt. L’ente di piazza De Ferrari si impegnerebbe così a rimborsarli a Tursi non appena arriveranno da Roma.  “Questi soldi arrivano proprio grazie alle politiche di gratuità – ha sottolineato Bucci -. La gratuità costa circa 3-4 milioni, alla fine è un bilancio positivo”.

Scajola: “Destiniamo 35,5 milioni a tutte le aziende della Liguria”

A fine giornata, dopo l’incontro coi sindacati, è l’assessore ai Trasporti Marco Scajola a dettagliare le misure: “Regione Liguria destinerà 35,5 milioni di euro di fondi regionali per sostenere le aziende del trasporto pubblico locale dell’intero territorio ligure, per acquistare nuovi autobus, sia per le linee urbane che extraurbane. “Dimostriamo, in questo modo, l’impegno da parte della Regione di essere al fianco delle aziende per rinnovare il parco mezzi a disposizione, e garantire così un trasporto sempre più moderno, capillare e rispondente alle esigenze dell’utenza e di chi lavora. Ringraziamo i sindacati per la collaborazione e la sensibilità dimostrata, visto che la richiesta di rinnovo del parco mezzi arriva da loro: vogliamo proseguire in questa direzione, lavorando per il futuro a ulteriori finanziamenti”.

Bucci: “Dimissioni? Io non l’avrei fatto. La struttura è solida”

Sul passo indietro del Cda il governatore ed ex sindaco di Genova commenta: “Avranno i loro motivi, io non ne so nulla. Io non l’avrei mai fatto”. E poi torna a rivendicare: “Io ho fatto sette bilanci di Amt, tutti positivi, aumentando anche lo stipendio agli impiegati di Atp. Il lavoro lo abbiamo fatto bene, non si possono dimostrare cose non vere fino ad oggi. Sui problemi di liquidità sono d’accordo, per questo anticipiamo la cassa, ma la struttura è solida e va avanti, per chi è capace di farla andare avanti“.

Nuove tariffe, il piano in arrivo entro il 15 ottobre

Dunque rientra per il momento l’allarme rosso sui conti di Amt lanciato in prima battuta dal collegio dei revisori nominato dall’amministrazione di centrodestra, ma la manovra anti-crisi è solo rimandata e avverrà comunque nei prossimi mesi. Sul banco degli imputati restano gli abbonamenti gratuiti per under 14, over 70 e quelli per tutti i residenti relativi a metropolitana e impianti verticali. Ma una cosa, secondo quanto trapela, sarebbe stata categoricamente esclusa oggi dal vicesindaco Alessandro Terrile: un nuovo aumento del biglietto ordinario già salito da 1,50 a 2 euro.




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