Abruzzo

amico di Chieti, era nella giuria del premio Prisco


È morto oggi all’età di 89 anni il giornalista sportivo Gian Paolo Ormezzano. Torinese, tra le più longeve e apprezzate firme del giornalismo sportivo italiano, con il suo taccuino al seguito ha vantato venticinque presenze alle Olimpiadi e al Giro d’Italia. Storica firma di Tutto Sport, di cui era stato anche direttore negli anni Settanta e inviato de La Stampa fino al 1991, quando è andato in pensione continuando tuttavia a praticare l’attività giornalistica.

Un impegno instancabile che ha portato Ormezzano diverse volte a Chieti in veste di amico, professionista durante gli illuminanti incontri con le scuole e giudice nell’ambito del prestigioso premio nazionale “Giuseppe Prisco” alla lealtà, alla correttezza e alla simpatia sportiva. La cerimonia di premiazione dell’ultima edizione, nel 2023 al teatro Marrucino lo aveva visto di nuovo componente della giuria presieduta da Italo Cucci assieme a Ivan Zazzaroni, Marco Civoli, Franco Zappacosta, Ilaria D’Amico, Giancarlo Abete e Marcello Zaccagnini.

Anni e bei momenti trascorsi a Chieti e che Ormezzano ha voluto ricordare anche nel suo libro “Io c’ero davvero. Reportage da due virus: il Covid e il giornalismo”, uscito nel 2021 nel quale raccontava di aver sconfitto il Covid-19 all’età di 85 anni.

Nella sua lunga carriera è stato testimone e ha scritto dei principali eventi sportivi (e non solo), dai Giochi di Roma allo sbarco sulla Luna, seguito da inviato a Cape Canaveral, dall’attacco terroristico ai Giochi di Monaco 1972 al trionfo mondiale degli azzurri di Bearzot nel 1982.

Gian Paolo Ormezzano lascia la moglie e tre figli.


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