Amianto nei locali della polizia locale di Chieti, esposto alla procura e richieste di intervento immediato
Un grave caso di potenziale esposizione ad amianto nei locali della polizia locale di Chieti è stato portato all’attenzione della procura della Repubblica con un esposto firmato da Marco Angelucci, segretario provinciale della Uil-Fpl. Il documento denuncia la situazione critica degli uffici, dove pavimentazioni usurate contenenti amianto potrebbero mettere a rischio la salute dei dipendenti comunali e dei cittadini che frequentano quotidianamente l’edificio per pratiche amministrative.
L’esposto riferisce che, “da mesi, circolano preoccupazioni sulla presenza di amianto nel linoleum di alcuni uffici della polizia locale, con fibre di questo pericoloso materiale cancerogeno esposte all’aria a causa del deterioramento della pavimentazione”. La segnalazione evidenzia la “mancata comunicazione al personale sui rischi sanitari e l’assenza di misure preventive, compreso un possibile trasferimento temporaneo dei dipendenti.
Durante un’assemblea sindacale tenutasi il 25 settembre, alla quale hanno partecipato anche rappresentanti del Comune, è stato confermato che l’amministrazione era a conoscenza della presenza dell’amianto e delle ispezioni svolte. Tuttavia, non è stata data giustificazione per il mancato trasferimento del personale o per l’assenza di interventi di messa in sicurezza.
Secondo quanto riportato, già nel 2021 erano stati eseguiti campionamenti ambientali, ma i risultati di tali analisi non sono mai stati divulgati al personale. L’attuale responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp), Albergo Antonio, avrebbe recentemente richiesto la chiusura dell’edificio a causa della pericolosità della situazione. Tuttavia, a tutt’oggi i dipendenti continuano a lavorare nello stabile e i cittadini vi accedono regolarmente”.
Alla luce dei gravi rischi, il sindacato ha “sollecitato l’amministrazione a procedere con un trasferimento urgente del personale e ha informato le autorità sanitarie locali, tra cui l’ufficio Siesp e Spsal del Dipartimento di prevenzione della Asl Lanciano-Vasto-Chieti”.
Con l’esposto, il sindacato chiede alla procura di “verificare il rispetto delle norme in materia di sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro, con particolare attenzione agli obblighi di informazione, sorveglianza sanitaria e adozione di misure preventive. In caso di riscontro di violazioni, si preannuncia l’intenzione dei lavoratori di costituirsi parte civile in un eventuale procedimento penale”.
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