Umbria

Amaro in bocca per la Sir Volley Perugia, la Lube prolunga la serie


di Daniele Sborzacchi

La spinta di un PalaBarton Energy da urlo (5000 spettatori, sold-out) non basta alla Sir Volley Perugia. Al tie-break la Lube Civitanova riesce a spuntarla con un colpo di reni al termine di una partita straordinaria, durissima, palpitante. Quasi tre ore di bellissima pallavolo in una cornice da brividi, con i Block Devils che però non sono riusciti a sfruttare il fattore campo per approdare all’ottava finale scudetto della loro storia. Ed allora si va a gara-4, in programma domenica all’Eurosuole Forum, in riva all’Adriatico.

Subito fuoco Sfida elettrizzante, non poteva essere altrimenti, dalle prime battute. Civitanova mette subito in chiaro le cose, vuole giocarsi sino alla fine le sue chances e parte alla grande, servendo benissimo. Perugia è diesel, prende le misure a metà set approfittando delle ingenuità avversarie ma anche grazie a tre muri e un ace di Giannelli. L’inerzia sembra andarsene dalla parte umbra (17-13), ma il turno al servizio dell’iraniano Poriya (anche lui giovanissimo, 2004) riapre clamorosamente i giochi di un parziale con attacchi spuntati e tanti errori. Tre aces (e mezzo) dell’asiatico rianimano la Lube, che poi grazie a due tocchetti vecchio stampo di Loeppky si porta in vantaggio.

Reazione rabbiosa Il passivo ha il potere di scuotere subito la Sir, che torna a macinare gioco partendo dalla potenza della battuta. Ed in tutto ciò il secondo set vede uno scatenato Ben Tara fare tutta la differenza del mondo; l’opposto tunisino timbra tre servizi vincenti e da posto 2 martella la metà campo civitanovese. La Lube è smarrita, non tiene in ricezione e per Chinenyeze e compagni tutto diventa terribilmente difficile, anche perché Semeniuk esibisce alcune giocate d’alta scuola (da applausi un palleggio dopo finta di schiacciata, per Plotnytskyi a segno senza muro). E’ subito parità.

Adrenalina La girandola di emozioni è appena iniziata. Chi pensava ad una Lube sotto un treno dopo la reazione perugina, si sbagliava. Giovani, sicuramente altalenanti, ma pieni di talento, i ragazzi di Medei trovano il modo di rimettere la museruola avanti. Con Perugia che si mangia le mani, perché nel terzo set equilibratissimo, tre set-point pesanti come macigni non sono sfruttati (nonostante un attacco da 64%), anche a causa di un Lagumdija ai limiti del portentoso e ad al campione olimpico Chinenyeze superbo a muro. Così è tempo di vantaggi, la Lube resta attaccata e concretizza al massimo l’errore di Semeniuk che vale il nuovo vantaggio cuciniero.

Ploty non basta Come l’araba fenice, Perugia però ha nuovamente la capacità di risorgere. E lo fa con il talento di Oleh Plotnytskyi, non in grande serata sino a quel momento. Il turno al servizio del martello ucraino scava il divario per portare i Block Devils al tie-break; un paio di aces con le sue sciabolate mancine, poi i primi tempi di Loser e Solè per un epilogo degno di una grandissima sfida. E si va ancora punto a punto, Perugia ha un match-point ma non riesce a sfruttarlo, la Lube con un guizzo d’autore si guadagna gara-4.

PERUGIA – CIVITANOVA 2-3
(23-25, 25-20, 28-30, 25-22, 14-16)
PERUGIA: Giannelli 8, Loser 7, Ben Tara 18, Solè 11, Semeniuk 15, Plotnytskyi 13, Colaci (L), Ishikawa, Zoppellari, Herrera, Piccinelli. Ne Candellaro, Cianciotta, Usowicz. All.: Lorenzetti.
CIVITANOVA: Chinenyeze 8, Gargiulo 10, Boninfante 4, Nikolov 8, Lagumdizija 11, Bottolo 11, Bisotto (L), Loeppky 12, Poriya 3, Dirlic, Orduna, Podrascanin. Ne Dolcini, Tenorio. All. Medei.
ARBITRI: Puecher – Piana. DURATA: 34′, 32′, 41′, 34′, 24′. Tot 2h43′. Spettatori: 4986.

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