Altro che modello, la sanità abruzzese è al collasso. Basta bugie
«Finalmente esce il vero volto del centrodestra regionale: tassa gli abruzzesi senza risolvere i problemi della sanità». È durissimo l’attacco del capogruppo di Abruzzo Insieme, Giovanni Cavallari, che non risparmia critiche alla giunta Marsilio, colpevole – secondo il consigliere – di aggravare le condizioni del sistema sanitario regionale senza offrire soluzioni concrete.
Cavallari punta il dito contro l’ultimo disegno di legge che prevede l’aumento delle aliquote Irpef, senza destinare in modo chiaro e vincolante i fondi al risanamento della sanità. «Nel testo si parla vagamente di risorse “da destinare prioritariamente alla copertura dei disavanzi pregressi delle aziende sanitarie locali” – afferma – ma quel “prioritariamente” lascia ampio spazio a un uso arbitrario dei fondi, magari per sponsorizzazioni o leggi ad hoc per amici e alleati politici».
Il consigliere evidenzia come l’aumento delle tasse smentisca clamorosamente gli slogan elettorali del centrodestra. «Dicono meno tasse per tutti, ma intanto mettono le mani nelle tasche degli abruzzesi senza nemmeno riuscire a contenere gli aumenti», incalza Cavallari. «E anche se si riuscisse davvero a coprire il disavanzo, nulla impedisce che quei soldi vengano usati per tutt’altro, senza alcun miglioramento concreto dei servizi sanitari».
Il bilancio, per Cavallari, è impietoso: «Liste d’attesa interminabili, mobilità passiva che affonda i conti, prestazioni in calo e cittadini costretti a rinunciare alle cure. Intanto Marsilio e Verì evitano lo scontro con il Governo Meloni, preferendo scaricare la cattiva gestione sulle spalle dei cittadini».
Infine, l’appello: «Siamo passati dal raccontare la sanità abruzzese come modello da esportare al vivere un autentico fallimento, tra bugie e promesse non mantenute. È il momento di fermarsi e proporre soluzioni serie: la nostra comunità merita di più».
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