Salute

Altems: chiudono i Pronto soccorso ma più medici specializzati in emergenza-urgenza

Scende il numero dei Pronto soccorso disponibili a livello nazionale (da 808 del 2011 a 693 del 2023) ma contemporaneamente aumentano i medici specializzati in emergenza-urgenza (E-U) che lavorano in ogni singola unità di assistenza cresciuti da 3,8 a 6,9 medici per servizio, quasi un raddoppio. Sono solo alcuni dei dati presentati in occasione del Graduation Day, la giornata di proclamazione per gli studenti dei master promossi da Altems (Alta scuola di Economia e management dei sistemi sanitari – Facoltà di Economia dell’Università Cattolica).

Il trend della medicina di emergenza-urgenza

Secondo i dati Istat-Ragioneria dello Stato i medici di emergenza urgenza “sono passati da 3.033 nel 2011 a 5.217 nel 2018 raggiungendo il picco di periodo (4,7% sul totale), per poi scendere progressivamente ed arrivare a 4.748 nel 2023 (-9% sul 2018)”. Quanto agli accessi in Pronto soccorso, il tasso per mille abitanti è passato da 363 nel 2011 a 311 nel 2023.

A livello regionale c’è ampia variabilità: nel 2023 la quota di medici di emergenza-urgenza rispetto al totale varia tra lo 1% dell’Umbria al 7,2% dell’Abruzzo o il 7% della Calabria e della Toscana (considerando le sole regioni a statuto ordinario). Sembrano sussistere politiche regioni molto diverse e caratterizzate da percorsi “storici” differenziati. Se infatti la Campania, l’Abruzzo e la Toscana nel periodo considerato 2011-2023 mostrano sempre un contingente di medici di E-U superiore al 6%, l’Umbria, le Marche e la Lombardia non ha mai superato il 2% dei medici in E-U sul totale dei medici in servizio (anche qui considerando le sole regioni a statuto ordinario).

In calo gli accessi al Pronto soccorso

Il numero di accessi (per 1.000 abitanti) al pronto soccorso per medico di emergenza-urgenza è passato da una media di 18,11 del 2011 ad una media nazionale di 7,69 nel 2023. E ancora, la percentuale dei pazienti ricoverati dopo un accesso al pronto soccorso è passata da 14,9% a 13%.

“Le politiche regionali – sottolinea il report Altems – restano frammentate e riflettono percorsi storici molto diversi, ribadiscono gli esperti, rendendo evidente la necessità di un coordinamento nazionale per garantire equità territoriale e sostenibilità del sistema d’emergenza”.


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