Basilicata

Alta velocità Salerno-Reggio fuori dal piano complementare ma finanziata con altri fondi

Alta Velocità Salerno-Reggio fuori dal Piano complementare: finanziamenti su altri capitoli di bilancio ma l’opposizione attacca


DAL Pnrr l’Alta Velocità Salerno-Reggio era già uscita, dopo l’ultima rimodulazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ora – o meglio, già qualche mese fa – è uscita anche dal Piano nazionale complementare, un pacchetto di fondi aggiuntivi al Pnrr, previsti dal governo Draghi, per sostenere opere strategiche e prioritarie. Nel Piano nazionale complementare l’alta velocità Salerno-Reggio poteva contare su uno stanziamento di 9,4 miliardi, in origine pensati per coprire fino al secondo lotto ma rivelatisi poi appena sufficienti per arrivare alle porte di Praia a Mare.

Ora quei 9,4 miliardi del Pnc sono spostati su altri interventi. E l’alta velocità calabrese? Finanziata «con altri capitoli di bilancio». È quanto si ricava dal rapporto intermedio sullo Stato di attuazione delle infrastrutture prioritarie della programmazione Pnrr-Pnc del Servizio studi di Montecitorio, nelle scorse ore reso disponibile sul sito della Camera.

ALTA VELOCITA’ SALERNO REGGIO FUORI DAL PNC, NELLO SPECIFICO:

«Con la nuova analisi – si legge in premessa – [per le infrastrutture prioritarie Pnrr-Pnc] si passa da un costo di 82,837 miliardi al 30 giugno 2024 a un costo di 71,474 miliardi, con una riduzione di 11,363 miliardi dovuta primariamente al definanziamento di alcuni progetti Pnc e Fsc 2021-2027 Anticipazione MIT, con la contestuale uscita dal perimetro in analisi delle relative opere interessate. A titolo esemplificativo e non esaustivo, rientrano tra questi alcuni lotti della fase prioritaria della nuova linea ferroviaria Av-Ac Salerno-Reggio Calabria ai quali erano stati assegnati 9,4 miliardi di fondi Pnc (articolo 4 DL 59/2021) ma che, in base all’aggiornamento 2024 al Contratto di Programma 2022-2026 – Parte Investimenti, non risultano confermati e l’opera risulta ora finanziata con altri capitoli di bilancio».

Dalla nota di aggiornamento al Contratto di programma, registrato dalla Corte dei Conti lo scorso novembre, per l’alta Velocità Salerno-Reggio Calabria risulta una disponibilità di circa 12 miliardi, 10 dei quali a carico del Mef.

L’OPPOSIZIONE NON SI FIDA

Per l’opposizione resta lo «scippo» dei fondi e la cancellazione da un piano destinato a sostenere opere strategiche e prioritarie. L’indicazione «altri capitoli di bilancio» non la rassicura per niente. «Sull’Alta velocità ferroviaria, il governo Meloni ha inferto un colpo durissimo alla Calabria e all’intero Mezzogiorno. Cinico e baro, l’esecutivo di centrodestra continua a considerare il Sud un puro serbatoio di voti, come certifica il Rapporto intermedio sulle infrastrutture presentato alla Camera: 11 miliardi e 363 milioni di euro cancellati al Meridione, di cui ben 9,4 miliardi sottratti alla Calabria per la realizzazione dell’Alta velocità ferroviaria fino a Reggio». Lo denuncia in una nota il Pd Calabria, guidato dal senatore, Nicola Irto.

 «È uno scippo vergognoso, che smaschera l’ipocrisia della destra al governo e l’assordante silenzio del presidente Occhiuto. Altro che Calabria straordinaria: siamo davanti alla più ordinaria delle umiliazioni, perpetrata con l’avallo opportunistico di chi, invece di difendere gli interessi dei calabresi, preferisce rimanere allineato per tornaconto personale», continuano i dem calabresi.

ALTA VELOCITA’ SALERNO REGGIO FUORI DAL PNC. PER IL M5S, “SCANDALO NAZIONALE”

Di «scandalo nazionale» parlano i parlamentari del Movimento 5 Stelle. «È una decisione che condanna ancora una volta la Calabria all’isolamento e alla marginalità, mentre in altre aree del Paese, attraversate dall’Alta Velocità, questa infrastruttura ha prodotto un incremento medio del PIL dell’1% su base annua. In una regione come la Calabria, dove la crescita media è appena dello 0,8%, l’Alta Velocità avrebbe significato raddoppiare il tasso di crescita economica e dare una svolta storica allo sviluppo. Per questo abbiamo depositato in Parlamento un’interpellanza urgente», dichiarano in una nota tutti i portavoce del M5S eletti in Calabria.

«Dove è finito il “miglior presidente di Regione” delle classifiche patinate? – incalzano i portavoce M5S – È lo stesso che finge di opporsi all’autonomia differenziata per poi permetterne l’attuazione. Il risultato è che la Calabria viene sacrificata di nuovo, come sempre. È la stessa storia che si ripete da decenni: ci ipnotizzano come incantatori di serpenti con passerelle, eventi di facciata e immagini acchiappa like, mentre ci tolgono infrastrutture, servizi e diritti fondamentali».

«Una strategia ormai chiara quella del Governo che, con la complicità di un governo regionale incapace di difendere gli interessi dei calabresi, vuole recidere con un colpo di mano le prospettive di crescita della nostra regione – afferma il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà – La notizia della cassazione dal rapporto Pnrr sulle infrastrutture strategiche di oltre 9 miliardi che riguardavano l’Alta Velocità, certifica quello che da mesi denunciamo: questo Governo è una sciagura per il Sud e per la Calabria».


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