Allo Darlin – Bright Nights
Undici anni di vita e d’esperienza separano l’ultimo album dei molto amati Allo Darlin’ dal nuovo “Bright Nights” uscito in un 2025 che ha molto bisogno della loro indole gentile e di quell’indie pop sempre fresco, spontaneo e vitale che ha spinto fan da tutto il mondo ad affollare i concerti dell’inaspettata e fortunata reunion nel 2023.

Le parole di “Another Year” con cui si chiudeva “We Come From The Same Place” (2014) terzo disco dopo l’esordio omonimo e “Europe” (2012) suonano oggi quasi profetiche: “Another Year Will Lead Us Back Here/ In Another Year We Won’t Be Alone“. E’ stato proprio il piacere di ritrovarsi a propiziare la nascita di questo album come anticipato da Elizabeth Morris Innset nella bella intervista a Stefano Bartolotta.
Indie pop, folk e country tornano a incontrarsi in arrangiamenti dal forte istinto melodico che vedono Morris Innset, Bill Botting, Mike Collins e Paul Rains decisamente in forma accompagnati dal violino di Dan Mayfield, da Michael Donovan al mandolino, con Heather Larimer, Hannah Winter e Laura Kovic ai backing vocals.
Spetta al country folk dolce e intimista di “Leaves In The Spring” il compito di aprire il disco e la voce di Elizabeth sa sempre creare un’atmosfera di gran fascino e eleganza. Le avvolgenti armonie pop rock di “Tricky”, le melodie solari di “My Love Will Bring You Home” confermano la qualità e l’attenzione riservata a ogni brano, come il bell’arrangiamento della malinconica “Northern Waters”.
“You Don’t Think Of Me At All” è un delizioso duetto che sfrutta al meglio le potenzialità delle voci di Bill Botting e Elizabeth Morris Innset, “Historic Times” sa essere allo stesso tempo gioiosa e riflessiva almeno quanto “Cologne” è evocativa nei dettagli del testo, nel ritornello che ne fa già un piccolo classico. La grinta indie rock di “Stars” e l’emozionante “Slow Motion” ancora sui toni del folk suggellano la nuova vita di una band rinata.
Le “Bright Nights” degli Allo Darlin’ versione 2025 profumano di desiderio, perdita ma la gioia di vivere rimane intatta come ai tempi di “Dreaming”. Dieci brani dal sound caldo e melodioso, registrati col cuore in mano e la mente aperta da un quartetto che è inevitabilmente diventato più maturo restando sempre immancabilmente se stesso.
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