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All’inizio della vacanza era bellissimo, ora lotta tra la vita e la morte”: turista di 57 anni contrae la legionellosi durante un viaggio a Creta, indagini sull’origine del batterio

Doveva essere una serena vacanza sotto il sole della Grecia, si è trasformata in un incubo che tiene un’intera famiglia con il fiato sospeso. Donna Jobling, una turista britannica di 57 anni originaria di Hull, è ricoverata in terapia intensiva all’ospedale Venizeleio di Heraklion, a Creta, dove è stata posta in coma farmacologico dopo aver contratto una grave forma di legionellosi. La sua storia, come riporta il Daily Mail citando la stampa locale inglese, è un monito dei rischi sanitari che si possono correre anche in vacanza.

Donna si trovava a Creta per una vacanza da 1.500 sterline a coppia, prenotata con Easyjet Holidays, insieme al marito Sidney, ex poliziotto, e a una coppia di amici, Paula e Nicholas Mason. Tutto sembrava procedere per il meglio. “All’inizio della vacanza era bellissimo. Camminavamo dappertutto”, ha raccontato l’amica Paula, 52 anni. Ma il 5 giugno, Donna ha iniziato a sentirsi poco bene, manifestando i sintomi di un’infezione al torace. Due giorni dopo, il 7 giugno, le sue condizioni sono precipitate. “Poi è arrivata [la malattia] dal nulla”, continua Paula. “Lei ha già diversi problemi di salute, ma si è ammalata gravemente e il medico ha detto che doveva essere portata in ospedale”.

Trasportata d’urgenza all’ospedale Venizeleio, i medici le hanno diagnosticato la malattia dei legionari, un’infezione polmonare che si contrae inalando goccioline d’acqua contaminate da batteri Legionella pneumophila, spesso provenienti da impianti di condizionamento o vasche idromassaggio. Nel caso di Donna, l’infezione ha scatenato un’insufficienza respiratoria acuta e una polmonite, costringendo i medici a indurre il coma per poterla trattare. La famiglia è immediatamente volata a Creta. La nipote di Donna, Claire, 42 anni, ha raccontato al quotidiano Hull Live i momenti terribili seguiti al ricovero: “Siamo tutti devastati e fuori di noi. Ci è stato detto che era tra la vita e la morte se sarebbe sopravvissuta. Stiamo tutti pregando per lei”.

Attualmente, la condizione di Donna è definita “stabile ma sotto costante osservazione”. Il marito Sidney è rimasto al suo capezzale, mentre la nipote Claire è dovuta rientrare nel Regno Unito per impegni lavorativi e familiari, ma si prepara a tornare. “È abbastanza rigido nell’unità di terapia intensiva”, ha ammesso. “Si hanno solo 30 minuti per la visita. Ma è ben assistita”. Per Claire, la zia è una figura fondamentale: “È come una madre per tutti noi”.

La fonte dell’infezione da Legionella non è ancora stata identificata. Il tour operator Easyjet Holidays ha rilasciato una dichiarazione, esprimendo il proprio rammarico e assicurando supporto alla famiglia. “Siamo molto dispiaciuti di sapere che la signora Jobling non sta bene e continuiamo a sostenere lei e la sua famiglia in ogni modo possibile”. La compagnia ha anche preso misure precauzionali: “Non appena siamo stati informati delle segnalazioni di malattia, abbiamo agito immediatamente e contattato i clienti che già soggiornavano in hotel, o che dovevano viaggiare nelle prossime quattro settimane, per fornire opzioni di hotel alternative”. Al momento, resta l’incognita sull’origine del batterio e sulla sicurezza della struttura alberghiera, un aspetto su cui le autorità sanitarie greche dovranno ora fare piena luce.


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