all’Electrolux di Porcia vince il “partito” del sì
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GUARDA IL SERVIZIO VIDEO. Alla fine ha vinto il sì. Il referendum tra operai ed impiegati dello stabilimento Electrolux di Porcia, che oggi ha chiamato alle urne il 75 per cento dei lavoratori del sito produttivo, ha dato un esito tutt’altro che scontato visti i malumori – dovuti alla richiesta di lavorare in forma straordinaria il sabato per far fronte all’aumento di commesse del periodo – che erano serpeggiati nei giorni scorsi.
A favore dei sabati in fabbrica si sono espressi 292 lavoratori, 127 quelli contrari. Più corposa la componente degli operai che si è recata al voto: 389 contro quella degli impiegati che si è fermata a quota 37.
Via libera, quindi, ai quattro sabati al lavoro (tra novembre e dicembre, con un turno di sei ore), contro i sette – a otto ore – che inizialmente aveva chiesto l’azienda. Confermata invece la sospensione natalizia dal 24 dicembre e rientro in fabbrica il 7 gennaio con un ulteriore sabato di lavoro il 10 gennaio.
A Porcia, si lavora a giornata (scelta attuata per il calo di ordini), mentre al momento i contratti di solidarietà sono sospesi. I lavoratori hanno chiesto di tornare al doppio turno per aumentare la produzione. Idea non praticabile, secondo Electrolux. Ma un compromesso, almeno per quanto riguarda i sabati, è stato trovato. E questo è già un passo in avanti.
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