Alle Universiadi un bronzo che sa di Yuasa Battery
VOLLEY – Il racconto tinto del cromatismo Azzurro da parte di Giulio Magalini, neo schiacciatore della compagine pallavolistica grottese di Superlega: «Bella soddisfazione e grande esperienza. Peccato quella semifinale con il Brasile»

Magali al centro, con il presidente grottese Romiti alla sua destra e coach Ortenzi alla sua sinistra
GROTTAZZOLINA – Una medaglia azzurra che arriva in casa Yuasa Battery.
L’ha conquistata Giulio Magalini, neo schiacciatore di Grottazzolina da protagonista assoluto con la Nazionale Italiana alle Universiadi disputate in Germania. Un risultato di prestigio che lenisce l’amarezza per quella semifinale persa dai ragazzi di coach Fanizza contro il Brasile, al tie-break. Resta comunque una grande spedizione quella italiana, con Magalini protagonista in posto quattro e soprattutto in bella evidenza nelle due gare conclusive. Contro il Brasile Magalini è risultato best scorer della gara con 17 punti, confermandosi anche con il Giappone con 14 punti all’attivo e risultando dunque fondamentale nel raggiungimento del traguardo.
Molto felice lo schiacciatore veronese proveniente da Trento, anche se dalle sue parole è chiaro che il mancato accesso alla finalissima abbia lasciato l’amaro in bocca. «Sono molto felice per aver portato a casa il podio – sottolinea Magalini – ma con un po’ di amaro in bocca per aver perso in semifinale con il Brasile e non aver potuto combattere per la medaglia d’oro. Sicuramente è stata una gran bella esperienza all’interno di una organizzazione gigantesca e fantastica. Un ambiente che ti permette anche di venire a contatto con tante culture e con squadre molto diverse, questo è un arricchimento personale e tecnico».
Si torna poi a parlare delle ultime due gare disputate, ovvero quelle che hanno lasciato il segno maggiore dell’esperienza azzurra e dello stesso Magalini. «La semifinale come dicevamo è stato il nostro cruccio, abbiamo cercato di fare il nostro meglio ma il tie-break è sempre un terno al lotto, dove bastano due punti per portare a casa una gara così intensa e tesa ed il Brasile ci è riuscito. La medaglia di bronzo ottenuta contro il Giappone è comunque molto importante per tutti noi. Durante il terzo set sono uscito perché avevo un piccolo fastidio e coach Fanizza ha cercato di gestire al meglio la situazione e tutto è stato sotto controllo. Ecco che è andato tutto bene e quella medaglia di bronzo ci ripaga dell’impegno messo in campo».
Ora per Magalini, come per i suoi compagni di squadra, ultime settimane di riposo che sono fondamentali per ricaricare le pile dopo una stagione lunghissima come quella appena conclusa, soprattutto per lui. Dal 21 agosto raduno a Grottazzolina e poi in campo per iniziare a preparare nel migliore dei modi la nuova stagione di Superlega, con la voglia di non smettere mai di stupire e anche con un bronzo al collo, proveniente dalle Universiadi.
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